L'Italia è una Repubblica fondata su… le stragi

L'Albania siamo noi, il nostro passato, le nostre vergogne, Una terra vicina, parente nostra per abitudini, ritmi di vita, cultura. Con gli albanesi abbiamo in comune secoli di oppressione. Insieme abbiamo subito nel passato invasioni e scorrerie. L'Albania violentata dal fascismo, l'Albania consegnata al blocco russo dai vincitori della guerra mondiale, come in un gioco da tavolo perverso. E oggi gli albanesi tornano a solleticarci la coscienza, ricordiamoci che la storia umana non si sviluppa in modo lineare, né tantomeno può dirsi al capolinea. La storia procede a zig-zag e riserva momenti oscuri, che ci riportano indietro nel tempo, alla barbarie, alla violenza bestiale dell'uomo sull'uomo. Alcuni eventi, che sembravano appartenere al passato, si ripropongono con la stessa forma. Per esempio le stragi di Stato: parevano fatti irripetibili e invece è riaccaduto. Che cos'è lo speronamento della nave carica di profughi, se non l'applicazione di una strage preparata politicamente dall'esecutivo, ispirata dai mass-media e realizzata dalla marina militare? Cosa importa se l'hanno o non l'hanno fatto apposta? Non è già criminale respingere nel mare in tempesta centocinquanta disperati? Forse neanche il nazismo, abituato a infierire sugli indifesi, avrebbe potuto tanto. Eppure c'è riuscita l'Italia del Pds, sempre più cane da guardia del capitalismo selvaggio.

Sono molte le ragioni di tanta ferocia. L'Italia al servizio di un'Europa ostile ai migranti, l'Italia pilotata dai potenti dell'economia tedesca, l'Italia colonizzatrice e protettrice delle varie mafie che stanno spolpando l'Albania. Ora si preparano a mandare l'esercito.

In Albania non troveranno il petrolio, ma garantiranno agli imprenditori una forza lavoro a prezzi stracciati ed una terra vergine dove impiantare nuove speculazioni. E com'è patetica la scena politica! Rifondazione sguazza in un nido di serpenti, ma non si avvelena mai; la destra applaude le scelte razziste del governo; il Pds rivela apertamente la sua natura populista e clintoniana. Siamo ormai alla telenovela: Berlusconi piange per gli albanesi! Proprio lui, che buttava fuori i profughi jugoslavi senza alcuna pietà. Tutti in coro ripetono la solita vecchia filastrocca: l'Italia è piena di disoccupati, come fa ad ospitare gli albanesi? E spesso anche le persone intelligenti credono a queste sciocchezze.

Ma veramente crediamo che la povertà e il malessere siano causati dall'immigrazione? E' vero il contrario: l'Italia spende di più per respingere che per accogliere profughi e migranti. Ed il lavoro diminuisce perché il modo di produrre è cambiato, la tecnologia sostituisce l'uomo, i capitalisti possono spostare mezzi e merci da una parte all'altra del mondo in poche ore. E lo sfruttamento aumenta, perché cambia forma e si estende. Per questo motivo le associazioni contro il razzismo, i movimenti, gli studenti e gli autorganizzati, che non obbediscono ad interessi di partito e di potere, devono costruire un'opposizione alla politica xenofoba del governo.

 

NO AL DISEGNO DI LEGGE SULL'IMMIGRAZIONE TURCO-NAPOLITANO!

NO AL BLOCCO NAVALE!

NO ALL'INTERVENTO MILITARE!

FAVORIAMO DAL BASSO LA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI MIGRANTI!

SIAMO TUTTI ALBANESI!

 

Centro Sociale Autogestito Gramna

La Finestra dei Migranti

Collettivo Poesia e Rivoluzione

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