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ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI SABATO 16/11/96 A TORINO

In Chiapas, nelle comunita' zapatiste, e' proibito il consumo di droghe di qualunque tipo. In una situazione di guerra, subdola ed imprevedibile come quella scatenata dal governo messicano e dai suoi servi contro le comunita' indigene, ogni guerrigliero ed ogni compagno deve sempre poter garantire la massima capacita' di reazione.
Non c'e' pace (e nemmeno relax!) senza giustizia!
Ma la droga, insieme all'alcool ed alla prostituzione, e' soprattutto sinonimo di repressione, e' il biglietto da visita dell'esercito federale messicano e dei gruppi paramilitari.

Politicamente, poi, gli zapatisti non possono correre il rischio di essere etichettati come narcotrafficanti: con il prestesto della lotta al narcotraffico molti governi latino-americani attuano una repressione sistematica dei movimenti di opposizione e di resistenza e gli USA (i piu' grandi spacciatori del mondo!) si servono dello stesso alibi per estendere il loro Nuovo Ordine Mondiale.

Noi qui, calati nella nostra realta', non possiamo che essere antiproibizionisti, perche' siamo per la liberta' e contro ogni forma di repressione.

Aderiamo quindi alla manifestazione del 16 novembre, pensando che sia un buon punto di partenza.
Crediamo pero' che non ci si debba fermare qui. Si puo' fare di piu' e di meglio.

Soprattutto, in un'epoca di globalizzazione, sollecitiamo tutte le forze partecipanti ad una maggiore riflessione sul senso delle nostre scelte rispetto ai paesi del 3o Mondo che producono la droga che noi del 1o Mondo consumiamo.

E' necessario lavorare affinche' le nostre piccole o grandi conquiste di liberta', lo siano concretamente anche per loro.

COMITATO CHIAPAS - TORINO