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Legalizzazione - liberalizzazione sono due concetti che sono stati frequentemente confusi nelle recenti campagne antiproibizioniste.
Anche per chiarire questa differenza e' nata da qualche mese una rete tra tutti quei soggetti e quelle situazione collettive che da tempo lavorano e studiano "sul campo" le problematiche legate all'uso e alla coltivazione di sostanze psicotrope.

A Vicenza sabato scorso (2 novembre) questa rete ha promosso una manifestazione, contro i provvedimenti polizieschi che hanno portato al sequestro di oltre 500 patenti nella provincia vicentina ad altrettanti autisti consumatori di cannabis. Circa mille persone hanno sfilato nelle lustre e marmoree strade del centro storico scortate da uno spropositato numero di cellulari e agenti in assetto da guerra.

La dimostrazione si e' conclusa pacificamente sotto la prefettura, dove dopo un breve comizio, una delegazione del corteo ha incontrato il prefetto. Il rappresentante istituzionale, scelto come maggior responsabile di tale diluvio repressivo, ha assicurato un interessamento a riguardo, garantendo pressioni a organi piu' indicati per porre fine a questo insulso atteggiamento.

Al Centro sociale YA BASTA si e' svolta poco piu' tardi una riunione con tutti i partecipanti del corteo. E' difficile riorganizzare le idee dopo un'iniziativa cos intensa, forse sarebbe stato meglio rimandare a qualche ora piu' tardi, purtroppo le occasioni d'incontro sono sempre troppo rare, quindi non si e' potuto riflettere lucidamente, inoltre la scadenza della manifestazione di Torino del 16 novembre poneva degli interrogativi scottanti, a cui era e lo e' ancora, necessario dare urgenti risposte.

La riunione di conseguenza si e' svolta praticamente a tema unico su questa iniziativa promossa dall'unione studenti universitari, dal forum droghe, alla quale hanno aderito diversi organismi (CGIL, rif.comunista, Manifesto, LILA e molti altri) a sostegno della seconda legge Corleone. Una legge che introduce un regime di autorizzazione per l'acquisto, la produzione di Cannabis indica e dei suoi derivati. La citta di Torino e' stata scelta perche il consiglio comunale cittadino ha deliberato un documento che chiede di affrontare "la questione droghe" attraverso nuove politiche sociali e sanitarie. Per il momento non entreremo nello specifico di questa legge, rimandando ad altri MSG e sicuramente a un'approfondita analisi critica sul prossimo numero della rivista Cannabis, ora ci sembra invece importante affrontare il delicato nodo della nostra partecipazione.

Riflettendoci a freddo, la questione sollevata da Claudio di Nautilus ci sembra essere la piu' indicata. In pratica si chiedeva. Che fare?
Anche se le parole d'ordine del corteo non ci appartengono, crediamo importante la nostra presenza ribadendo in nostri contenuti abolizionisti, caratterizzandoci come spezzone compatto e insolubile.
In ogni caso rimane per noi fondamentale capire quali sono gli obbiettivi reali dove la rete deve essere presente. Nel caso della manifestazione di Vicenza vi era l'urgenza di un intervento rapido per la contestazione contro l'atteggiamento ottuso, e palesamente repressivo. Ma laddove si presentino concetti di legalizzazione, regolamentazione, depenalizzazione, non solo, non si puo' accettarli come male minore, ma vorra' dire che e' giunto il momento di alzare la posta in gioco chiedendo, non piu' la liberalizzazione ma bensi' abolizione di qualsiasi provvedimento.
Crediamo fermamente che ognuno abbia il diritto di disporre liberamente del proprio corpo e della propria vita.
Proponiamo di conseguenza il continuo rafforzamento della rete, attraverso la Rivista Cannabis, attraverso gli interventi in tutte le reti di movimento (ECN e CYBERNET) (che devono essere assolutamente piu' serrati), inoltre in occasione della manifestazione del 16 chiediamo ai compagni di Torino di trovare un luogo dove sia possibile indire un'altra riunione a fine corteo, magari dopo un meritato riposo di qualche ora, o addirittura per il giorno successivo. Non ci interessa invece la proposta ventilata di salire sul palco delle autorita. Cosa puo' servire qualche minuto di intervento schiacciato tra lunghe chiacchierate riformiste?

Per la convocazione e il luogo del concentramento dello spezzone della rete abolizionista rimandiamo ad altri MSG o a un giro di telefonate.

CSOA COX 18 - Milano - giovedi' 7 nov. 1996
Via Conchetta 18 tel. 02/89400302