Appello per il corteo del 16 Novembre a TorinoSono diversi e articolati i motivi che ci spingono a partecipare, anche se non ad aderire, alla manifestazione che si svolgera' Sabato prossimo a Torino. Riteniamo di fondamentale importanza una battaglia antiproibizionista in questo paese; i risultati e frutti delle politiche di proibizione sono, ormai da tempo, sotto gli occhi di tutti: centinaia di morti d'eroina ogni anno, carceri strapiene di giovani il piu' delle volte "colpevoli" del possesso di qualche grammo di fumo, ronde di quartiere di stampo fascista come risposta alla inevitabile illegalita' dei comportamenti dei consumatori. D'altrocanto e' su questo sistema che si arricchisce il narcotraffico, e' con questo sistema che si s/formano le coscienze, e' con questo sistema che si gonfiano la tasche di tanti "professionisti" del settore che non hanno fatto altro che speculare sul dolore di tanti. In questi anni i centri sociali hanno saputo intervenire e lavorare piu' volte su questi temi con intelligenza e competenza, mettendo in campo capacita' e saperi di prim'ordine e costruendo momenti di mobilitazione, lotta e disobbedienza civile estremamente significativi. Abbiamo anche imparato a rapportarci e confrontarci con soggetti diversi da noi, a ragionare sulla legalizzazione delle sostanze o sulle politiche di riduzione del danno senza preconcetti o ideologismi, considerandoli come possibili passaggi di un percorso che ha pero' ben altri intendimenti e obiettivi da raggiungere, legati a un concetto di liberazione dei soggetti, cosi' come dei tempi o degli spazi, che non puo' essere normato o istituzionalizzato dentro vincoli legislativi. Crediamo sia venuto il momento di saper progettare un percorso altro, che faccia piazza pulita delle ambiguita', degli atteggiamenti di comodo e degli interessi di troppi, che sappia rimettere al centro i soggetti e i loro bisogni, che difenda gli spazi di socialita' e aggregazione troppe volte unici baluardi al dilagare dell'eroina e della devastazione sociale che gli si accompagna, che costruisca dal basso la reti di solidarieta' e intervento, che aggredisca le cause del malessere sociale, prima fra tutte la mancanza di reddito. Intendiamo costruire dentro il corteo di Sabato prossimo a Torino una presenza significativa che abbia voce forte e propria, possibile punto di riferimento per i tanti diversi soggetti con i quali in questi anni abbiamo lavorato, per questo proponiamo un momento di discussione a carattere cittadino Mercoledi' ore 21.30 al Centro Sociale Leoncavallo che promuova una partecipazione unitaria all'appuntamento del 16/11. Proponiamo inoltre che un incontro simile (a carattere nazionale ) sia quello che si svolgera' Venerdi' alle ore 21.00 presso il Centro Sociale Gabrio di Torino.
Centro Sociale Leoncavallo |