RESOCONTO DELLA MANIFESTAZIONE ANTIPROIBIZIONISTA DI VICENZA E
DELL’ASSEMBLEA DELLA RETE SVOLTASI AL TERMINE DEL CORTEO
La manifestazione antiproibizionista svoltasi il 2 novembre a Vicenza ha avuto un ottimo successo di partecipazione, sia in termini quantitativi che qualitativi. I partecipanti sono stati circa 800 che, per una citta' come Vicenza, di centomila abitanti, sono una grossa cifra. Rispetto alla “qualita'” della partecipazione e' da registrare, oltre alla presenza di tutti o quasi i centri sociali di questa zona territoriale, il grosso intervento di compagni provenienti un po’ da tutto il Nord d’Italia, in particolare da Bologna e da Milano. Segno evidente che la proposta e la sperimentazione dell’“agire in rete” e' stata positivamente accolta dalle varie realtà coinvolte nella costruzione di questo evento. La manifestazione e' stata vissuta dai partecipanti con grande coinvolgimento e di cio' e' una chiara dimostrazione il notevole numero di striscioni coloratissimi e molto eloquenti portati in corteo, i molti volantini distribuiti dai vari centri sociali intervenuti ma anche il clima di “liberazione” e di visibilita' finalmente trovata che si respirava durante tutta la manifestazione. Dato negativo da sottolineare e' la spropositata presenza delle cosi' dette forze dell’ordine, con reparti della celere in assetto da combattimento e centinaia di carabiniere con fucile imbracciato, che hanno tentato in tutti i modi di creare un clima di intimidazione e criminalizzazione. E’ da imputare proprio a questa assurda presenza di sbirri, con numerose telecamere a filmare tutti i partecipanti, il fatto che molti giovani e giovanissimi vicentini non se la sono sentita di confluire nel concentramento, letteralmente assediato, ma hanno preferito confluire nel corteo durante il suo svolgimento, tanto che al termine della manifestazione il numero dei presenti sembrava raddoppiato rispetto alla partenza. I soliti metodi!! Ricordiamo che al termine del corteo, conclusosi davanti alla prefettura, una delegazione dei manifestanti e' stata ricevuta dal prefetto al quale sono state esposte le motivazioni della manifestazione, con particolare riguardo alla questione dei provvedimenti di sospensione e revisione della patente che nella provincia di Vicenza vengono sistematicamente utilizzati per perseguire arbitrariamente e illegittimamente i consumatori di cannabis. Il prefetto si e' impegnato a riportare le chiare istanze e rivendicazioni dei manifestanti negli abiti istituzionali competenti alla modifica dell’attuale insostenibile situazione. Si e' inoltre rappresentata al prefetto l’esigenza che polizia e carabinieri cessino, da subito, di molestare impunemente liberi cittadini “rei” di consumare cannabis, sottolineando come il malcontento di molti, troppi giovani, sia ormai giunto al limite del tollerabile. Anche su questo il prefetto ha assicurato un suo interessamento: staremo a vedere. L’assemblea che si e' svolta, subito dopo la conclusione del corteo, presso il C.S.A. Ya Basta!, dato anche il notevolissimo numero di partecipanti (non tutti sono riusciti a trovare posto nella sala dove si è svolta), e' risultata estremamente interessante e positiva ma soprattutto plurale e aperta. Rispetto ai contenuti della discussione, si e' parlato della Rete antiproibizionista e di come essa abbia di fatto consentito, grazie all’apertura di nuovi rapporti, l’ottima riuscita dell’iniziativa di Vicenza. Rispetto alle caratteristiche di questa Rete gia' si e' detto nel resoconto dell’assemblea svoltasi al COX 18 di Milano e inserito nella mailing-list dei centri sociali. Cio' che si e' ribadito durante l’assemblea di Vicenza e' il carattere nuovo di tale “metodo” di rapporto tra realtà che, anziche' basarsi su preesistenti alleanze o affinità politiche, consente ai vari soggetti di costruire percorsi comuni di lotta e cooperazione in relazione alla specificita' della singola proposta di azione, sia essa politica, sociale o culturale. Cio' consente di tutelare l’identita', i percorsi e le specificita' delle varie entita' che animano la Rete, senza dovere passare attraverso processi di sintesi forzata e di appiattimento su linee di riferimento dettate magari dalle realta' politicamente piu' forti. La Rete risponde cioe' a specifiche istanze di autonomia dei vari soggetti consentendo nello stesso tempo il superamento dell’isolamento e della frammentazione sterile e improduttiva a cui abbiamo assistito per molti anni (vedi l’esperienza dei coordinamenti). La Rete sembra in grado di "usare" le differenze che esistono tra i vari percorsi valorizzandole e rendendole patrimonio collettivo anziche' causa di divisione e incomunicabilita' e questo puo' essere, nella societa' della comunicazione e delle reti, un segno tangibile che il movimento, oltre a teorizzare determinate possibilità, riesce anche a utilizzarle e a renderle concrete. Durante l’assemblea si e' poi discusso dell’opportunita' di partecipare alla manifestazione del 16 novembre a Torino, opportunita' condivisa dalla maggioranza degli intervenuti. La proposta che ha avuto maggiore successo e' stata quella di intervenire al corteo di Torino come SPEZZONE AUTONOMO dell’autorganizzazione sociale, presentandoci come RETE ANTIPROIBIZIONISTA e portando in quel conteso i nostri punti di vista, le nostre valutazioni, le nostre proposte (anche se diverse) e tentando di aprire, anche rispetto ai soggetti promotori della manifestazione o comunque presenti al corteo, processi di comunicazione e contaminazione. Dovremmo imparare a vederci, a vedere le nostre comunita', come parte della moltitudine che, essa sola, nella sua globalita' e complessita', e' in grado di esprimere la potenza immanente di un nuovo potere costituente. Rispetto alla proposta di partecipazione alla manifestazione di Torino come spezzone autonomo della Rete Antiproibizionista, rinviamo al documento specifico inserito in questa stessa mailing-list. RETE ANTIPROIBIZIONISTA - C.S.A. YA BASTA! Vicenza
info: c.s.a. Ya Basta! -Vicenza tel./fax 0444-323421 |