Repubblica 21 Novembre 1997
Continua la protesta contro il caro-vassoio:
'Ci prendono per fame'
A Ingegneria studiano in mensa
BENVENUTI al nuovo ristorante universitario ove la poca pasta scotta e la ben nata acqua di rubinetto compongono prelibati banchetti neorealisti ..". Con ironia e rabbia, 'ci prendono per la fame' h un' altro slogan, gli studenti hanno occupato ieri la mensa della Facolt` per protestare contro il caro vassoio. Alla chiusura, alle due del pomeriggio, i ragazzi del Collettivo di Ingegneria si Muove e del gruppo Impegno Universitario hanno deciso di restare sino a sera a studiare sul tavoli della mensa, reclamando un incontro con i rappresentanti dell' Arstud, l'azienda per il diritto allo studio. 'A questi prezzi h impossibile venire in mensa -spiega Mario Siniscalchi - e infatti le mense si stanno svuotando, si arriver` alla chiusura del servizio. Gli studenti contestano il fatto che con selmilalire, il prezzo dello scorso anno, si ha in cambio un vassoio piy leggero, con solo un piatto di pasta o un secondo abbinati a un contorno. 'Per un pasto completo, con bevande e pane si arriva a spendere 'invece 13500 Lire' dice Carlo Sacripante di IU. Gli studenti continueranno la protesta anche con manifestazioni davantm ad Arstud e Regione.
Ilaria Venturi
Il Resto del carlino 21 Novembre 1997
Il prezzo del pasto raddoppio e i futuri ingegneri insorgono
0 mangi questa minestra o salti dalla fmnestra. E' con questa premessa che gli studenti di Ingegneria affrontano il salato pasto quotidiano alla mensa della facolt`. Ma ieri hanno deciso di affrontare I' amministrazione e di protestare contro un caro-mensa che li costringe a pagare circa 13 rm'la un pasto completo, contro le 6mila dell' anno scorso. Hanno organizzato un' assemblea sit-in e raccolta firme da mandare in Regione. La nuova politica dell' Arstud, contro cui protestano, prevede che i sovvenzionamenti siano ritirati ad un numero piy limitato di studenti ( a quali perr la borsa di studio h stata aumentata da 6 e mezzo a 9 milioni). Questo, inevitabilmente, significa che tutti gli altri hanno perso il contributo di Arstud che permetteva loro, fmno all' anno scarso, di pagare 6mila lire un pasto completo allo mensa universitaria, Le restanti 5mlla necessarie ad arrivare al prezzo di costo del pasto, erano integrate da Arstud. "Ma con la nuova normativa, questo non h piy possibile" si difende Stefano Bonaga, presidente di Arstud, quando scoppiarono le prime polemiche "perchi il decreto governativo ci impone di fare pagare a prezzo di costo il pasto alla generalit` degli studenti, cioh a tutti i non assistiti Ma agli studenti questa risposta proprio non basta.
Erica Zambonelli