Lautomazione industriale, nella sua forma più rigida (impianti dedicati ad un unico prodotto), fu introdotta principalmente nell' industria di processo (acciaierie) e in quella manifatturiera (automobili). Gli enormi costi che un tale investimento comportava venivano ripartiti su di un enorme volume di merci prodotte, diminuendo così il costo unitario. Questo modello di produzione, che ha avuto formulazione teorica negli studi dell' ingegner Taylor all' interno delle fabbriche Ford, si è andato via via estendendo, forte di un mercato che era necessariamente assunto come una risorsa inesauribile. In grado cioè di assorbire qualunque aumento di produzione, i cui profitti potevano essere reinvestiti in ulteriore aumento di produttività.
Il crollo di questo postulato, avvenuto nella metà degli anni '70, ha obbligato il capitale ad una radicale ed intensa ristrutturazione, che è stata determinante per la nascita delle moderne tecniche di automazione industriale flessibile e, più in generale, del nuovo paradigma produttivo. L'introduzione del concetto di flessibilità all' interno delle tecnologie automatiche, è uno dei mutamenti più interessanti, soprattutto per i cambiamenti delle forme del lavoro operaio, dell' organizzazione del lavoro e per le ricadute in termini occupazionali. Il passaggio da politiche aziendali volte alla produzione di enormi quantitativi di merci standardizzate, a politiche "orientate al mercato" in cui le merci prodotte divengono sempre più personalizzate, rivolte cioè a segmenti diversificati e ben definiti di mercato, sembra essere una delle chiavi per leggere la trasformazione in atto del modo di produzione.
Tale transizione risponde dunque ad una necessità: quella di convertire un modello di produzione pianificabile, adatto ad una fase di sviluppo in cui la capacità del mercato sembrava illimitata, in un modello che, pur in una mutata struttura di mercato, garantisse continuità al meccanismo di accumulazine capitalistica.
La saturazione del mercato dei prodotti tipicamente fordisti e la limitatezza dei segmenti di mercato per quelli nuovi, impone alle imprese di reinventare continuamente la propria offerta,sia diversificandola in una pluralità di prodotti, sia arricchendo i propri prodotti di nuovi servizi e funzionalità, o aggiornandoli tecnologicamente;se da una parte, cioè, si adatta l' offerta alla domanda, dall' altra si influenza il mercato verso una direzione compatibile con le proprie possibilità produttive. Rincorrere nuove nicchie di mercato, nuovi territori; affannarsi nell' inventare nuove merci con strumenti e tecnologie radicalmente diversi da quelle che il taylorismo-fordismo ci ha fatto conoscere: questo è il "produrre per competere". Sul piano dell' automazione industriale ciò è reso possibile dall' introduzione nelle fabbriche di automatismi industriali sempre più flessibili, governati da elaboratori elettronici, capaci di realizzare prodotti anche radicalmente diversificati in lotti sempre più piccoli.
L' implementazione all' interno degli impianti dei progressi dell' elettronica e dell'informatica, permette di vedere come quasi superata la tecnologia delle semplici CNC (macchine utensili a controllo numerico) o i gia più complessi DNC (Direct Numerical Control) ed a sfiorare il futuro della fabbrica automatica integrata e flessibile (Flexible Manufacturing System). Se nella transizione dalla prima rivoluzione industriale al fordismo, con l' introduzione di forme molto rigide di automazione, l' operaio, strettamente legato al segmento di catena di montaggio su cui operava, era ridotto a svolgere una funzione alienante di appendice della macchima (lavoro oggettivato), nella fabbrica flessibile, da una parte sembra che si affranchi dalla linea di montaggio, mentre dall' altra subisce una subordinazione dell' intera sua persona,"corpo ed anima", alle esigenze dell' impresa.
Appare ormai chiara la tendenza dello spostamento delle mansioni operaie verso attività di controllo e gestione, a scapito dei compiti più strettamente realizzativi, simbolicamente rappresentata dall' aumento delle "tute bianche" e dalla diminuzione delle "tute blu" nelle officine delle fabbriche dei nostri territori. In una fase in cui la sopravvivenza di un' impresa, in un regime di feroce concorrenza mondiale, è fortemente legata alla capacità di restare competitiva sul mercato, tutte le componenti che ne costituiscono le risorse in primo luogo la forza lavoro, vengono "ottimizzate", "flessibilizzate", tendenzialmente ridotte.
La disoccupazione, la precarizzazione del lavoro, l'esternalizzazione sul territorio delle funzioni produttive (outsourcing) con la nascita di forme di lavoro atipiche, l' eliminazione dei magazzini (produzione just in time), assumono sempre più carattere di fenomeni strutturalmente legati a questo modello produttivo. Come si può intuire da queste considerazioni, l' attuale processo di ristrutturazione del modello produttivo, modifica profondamente non solo l' ambiente all' interno della fabbrica, le macchine che vi operano, le persone che vi lavorano, la stessa geometria dell' edilizia aziendale, ma anche il territorio sul quale la fabbrica opera. La forma del conflitto operaio che abbiamo conosciuto era quella prodotta dalle lotte dell' operaio-massa egemone politicamente e centrale dal punto di vista economico.
Lo scenario che ci si presenta di fronte è quello di una nuova composizione di classe dispersa nei mille rivoli della produzione sociale diffusa sul territorio in molecole lavorative organizzate nelle imprese a rete.
Quali nuovi scenari dei modi di produzione con lintroduzione di sistemi di automazione flessibile?
Quali i mutamenti nelle forme e nell' organizzazione del lavoro all' interno del paradigma post-fordista?
Quali i costi sociali di questa continua trasformazione, e su chi ricadono?
Quali le possibilità di conflitto, e quali le forme?
Quale il ruolo dellIngegnere in questo nuovo contesto?
Un seminario autogestito che nasce dal basso: da un collettivo di facoltà che ha deciso di approfondire autonomamente queste problematicità connesse ai nuovi scenari aperti dal post-fordismo.