IL PROGETTO GENOMA
Una riflessione sullo sviluppo delle istituzioni scientifiche e sulla transizione di modelli nella scienza
a cura degli studenti di Fisica e Filosofia
......Nel corso degli anni ‘50, le ricerche di J.D.Watson e F.H.C.Crick sulle strutture molecolari che regolano la riproduzione della vita conducono alla scoperta del DNA. Dopo circa tre milioni di anni dalla sua comparsa, l’uomo sembra svelare uno dei misteri che da sempre lo contraddistinguono. Il codice genetico o DNA è la struttura molecolare mediante la quale la vita giunge alla sua replicazione. Prima nella mente dei grandi biologi molecolari e successivamente nelle parole dei grandi divulgatori di scienza, si configura la consapevolezza del processo di riproduzione: l’intera gamma di nozioni necessarie alla costruzione della vita è trascritta in un codice, una sorta di grande nastro magnetico. I componenti del codice altro non sono che 4 basi chimiche installate su una catena proteinica e che alternativamente si susseguono, componendo un interminabile brano musicale di migliaia e migliaia di strofe, note, articolazioni.
...... Il vivente nella sua complessità è una cosa semplice, ogni organismo porta impresso dentro di sé uno stampo interiore ovvero un "nastro registrato" nel quale sono incise tutte le istruzioni che permettono la sua costruzione. Tutte le informazioni saranno trasmesse, a meno di "incidenti di percorso" (pure ricchi di conseguenze sul piano della differenziazione della vita), ai successori, che a loro volta saranno costruiti con la stessa struttura che a sua volta si replicherà di nuovo e via così finché sussisteranno condizioni nelle quali la vita avrà la garanzia di potersi riprodurre.
...... Nel corso degli anni ‘70, comincia ad emergere l’idea che una mappatura parziale o totale del codice genetico può svelare i segreti più reconditi sulla vita: la sua origine, la sua evoluzione, la sua differenziazione. Al tempo stesso una mappatura del codice genetico può essere uno strumento nelle battaglie della medicina contro le malattie che hanno origine nella trasformazione dei criteri di riproduzione cellulare (dal cancro, alle più gravi malattie virali alle malattie genetiche). Da questa scoperta nasce uno dei progetti più ambiziosi della scienza contemporanea, quella che è stata definita "la sfida scientifica del XXI°secolo" ovvero il progetto Genoma. Tale progetto consiste proprio nel sequenziare -seppure con modalità diverse- porzioni del codice genetico.
...... Negli ultimi 20 anni, le comunità scientifiche più importanti del pianeta hanno cominciato a sviluppare programmi di ricerca tesi alla mappatura parziale o completa del codice genetico. Gli scienziati si sono preoccupati di chiedere finanziamenti per tale progetto, di rivolgere verso questo progetto l’attenzione degli altri scienziati, di sviluppare dibattiti attraverso convegni, riviste e quant’altro sull’argomento. Ovviamente non mancano gli interrogativi: sia per il fatto che le manipolazioni del codice genetico diverrebbero consuetudine attraverso il possesso della mappa, con rischi rilevanti di un uso improprio degli studi scientifici in materia; sia per l’utilità di una impresa scientifica del genere, visto che solo il 10 % dell’informazione genetica svolge un ruolo nella specificazione di proteine.
...... Ma nonostante le pur legittime questioni avanzate nel merito da chi si occupa di bioetica, il "progetto Genoma" risulta una delle sfide più interessanti dell’attuale ricerca scientifica, uno dei traguardi più importanti per la scienza e per lo sviluppo e il progresso del genere umano.
...... Ma è veramente così?
1. CRISI DELLE ISTITUZIONI SCIENTIFICHE E NUOVA BIG SCIENCE.
...... Un primo elemento che occorre spiegare è l’incremento dell’interesse delle comunità internazionali per il "progetto Genoma". Tale incremento viene valutato generalmente solo a partire dalla banalità secondo cui il progetto è importante e interessante di per sé. Se ciò è vero da un lato, dall’altro non getta luce sulle dinamiche istituzionali, proprie delle comunità scientifiche, che hanno permesso a settori emergenti della biologia molecolare di sviluppare programmi di ricerca sempre più costosi. La scienza del XX°secolo è istituzionalizzata e professionalizzata: essa riflette dunque bisogni e istanze propri delle realtà politiche ed economiche.
...... Quando il progetto per la costruzione della bomba atomica o progetto Manhattan giunse a compimento, la comunità scientifica internazionale giunse per la prima volta al riconoscimento che la scienza era capace di produrre dei risultati contrari allo sviluppo e al progresso del genere umano. Oltre alle debite conseguenze morali di tale consapevolezza, essa giunse a riconoscere l’intima dipendenza della ricerca scientifica dall’istituzione di enti che a vari titolo potessero finanziare la ricerca e giunse a riconoscere la natura professionale dell’attività scientifica. Divenne esplicito il legame imprescindibile dello scienziato dall’insieme delle strutture atte a garantire la propria attività entro gli ambiti di ricerca e la pressante contiguità con esigenze extrascientifiche. Il rapporto scienza-società divenne nel corso del tempo sempre più articolato: sono aumentati gli interessi in gioco, sono diventate più complesse le pratiche di trasmissione del sapere e si è sviluppato l’uso tecnologico delle ricerche scientifiche.
...... Da questa consapevolezza emerge una nuova storia per la scienza: la storia della scienza come big science, come ricerca che ha luogo solo in presenza di grandi entità capaci di installare e finanziare i progetti. E’questa la storia della conquista dello spazio e dello sviluppo della fisica subatomica. Tali ricerche si innestano sul terreno di precisi interessi propri delle istituzioni scientifiche della Guerra Fredda: si tratta di ricerche legate alle politiche militari e del passaggio di know-how sugli studi dell’atomo per la costruzione di arsenali atomici.
...... La fine dell’epoca della guerra fredda, è densa di preoccupazioni per l’insieme dei programmi di ricerca che facevano da sfondo a quel contesto e oltretutto il drastico ridimensionamento della spesa pubblica delle grandi nazioni occidentali, si riflette nel ridimensionamento della spesa pubblica per la ricerca in questi settori di punta.
...... I terreni espropriati per favorire la costruzione di acceleratori di particelle diventano così discariche pubbliche, mentre i progetti di conquista dello spazio vengono ridimensionati, così come gli enti di ricerca che li gestiscono (leggi: NASA).
...... In questa crisi complessiva delle grandi istituzioni scientifiche internazionali si colloca la nascita e l’evoluzione del "progetto Genoma". Questo progetto, a differenza delle caratteristiche degli altri progetti della big science, ha immediata spendibilità sul mercato attraverso l’insieme delle case farmaceutiche che possono commercializzare i risultati di alcune delle ricerche in materia e la gestione dei test genici; è un progetto che richiede altissimi finanziamenti, ma in misura minore che non i grandi progetti della big science; è un progetto che non delinea barriere e steccati ideologici o politici fra le comunità scientifiche: l’unico vincolo che ne delinea la segretezza è di natura puramente mercantile (brevetti, assicurazioni, etc.). Questo permette alle comunità scientifiche di competere come aziende sul mercato nel quadro della globalizzazione del mercato internazionale e in sintonia con l’emergere di un nuovo ordine economico mondiale: il neoliberismo.
...... Dunque il "progetto Genoma" come sfida scientifica del XXI°secolo, ma anche come investimento e tentativo di ridefinizione delle istituzioni scientifiche internazionali.
2. MODELLI E METAFORE DELLA VITA:
TRANSIZIONE O REIFICAZIONE ?
...... Un secondo elemento importante su cui riflettere è se dal punto di vista prettamente teorico, la rappresentazione della realtà che conduce alla formulazione del "progetto Genoma" svolga un ruolo di polizia epistemologica, per usare le parole di Georges Canguilhem. Se tale rappresentazione, definendo la coincidenza del modello del codice genetico e della realtà biologica e organismica, non finisce poi per indicare tale rappresentazione come l’unica avente un reale significato entro la biologia. Ciò sarebbe coerente con l’interesse proprio delle istituzioni scientifiche che lavorano attorno al progetto Genoma: è un loro proprio interesse mostrare che la loro ricerca non è un qualsiasi settore della ricerca biologica, ma la ricerca della vita.
......Se questo è l’approccio, il progetto Genoma è un po’ un sogno laplaciano: così come per Laplace una conoscenza completa delle forze della natura e della loro reciproca disposizione garantiva una conoscenza completa dell’universo, per i biologi molecolari di questo secolo (almeno per alcuni) la mappatura del DNA garantisce la conoscenza completa della vita.
......In realtà -come ogni altro aspetto della scienza- il programma di ricerca della biologia molecolare che giunge a compimento con l’elaborazione del "progetto Genoma", è il risultato della transizione di modelli linguistici, analogie, metafore da contesti scientifici e extrascientifici alla biologia. La metafora del codice genetico, è però talmente forte che ben presto finisce per divenire la descrizione della realtà biologica piuttosto che una sua interpretazione modellistica.
......La forza con la quale la metafora del codice genetico pretende di rappresentare la realtà è la miglior prova del fatto che tale modello ha valenza euristica, dal punto di vista teorico, e che entra potentemente nei programmi di ricerca della scienza, dal punto di vista istituzionale. Nel momento in cui una metafora si reifica, il sapere tende a riprodursi considerando la metafora come realtà, la sua descrizione come descrizione della realtà. In tali circostanze il sapere assume un ruolo normativo: lo scienziato non descrive più i fenomeni con le articolazioni linguistiche a sua disposizione, non formula più modelli, ma scopre, svela i misteri della vita.
......Dunque il "progetto Genoma" come sfida scientifica del XXI°secolo, ma anche come sublimazione del processo di reificazione di metafore e analogie nella scienza.
......L’articolazione del problema suggerisce che l’entusiasmo e la fiducia nel progetto dovrebbero lasciar spazio ad una riflessione critica su questi due aspetti, che sono poi due facce di una medesima medaglia: si tratta del progetto Genoma come nodo della politica della ricerca scientifica e come esemplificazione di una transizione di modelli. Si potrebbe così gettar luce sul "gioco di piani esplicativi" che caratterizza l’affermazione del progetto Genoma: all’interno del modello, i criteri di "spendibilità" e "quantificazione" sono determinanti nella sua comprensione; all’esterno del modello la costruzione di una cornice categoriale più diffusa è determinante nella sua giustificazione. In altri termini: una ricerca scientifica si afferma attraverso l’insieme dei risultati sperimentali che essa ottiene, ciò le consente di mutuare dall’esterno dei canoni linguistici e dei modelli analogici che una volta penetrati entro le dinamiche della ricerca consentono lo sviluppo della ricerca stessa. Tale sviluppo è al tempo stesso la creazione di un contesto di immagini, di categorie cognitive che fanno da supporto culturale alla ricerca sperimentale ed in tal senso giustificano i suoi risultati.
......Da ciò nasce l’idea di un incontro di approfondimento su tali questioni, ...partendo dal presupposto che la migliore critica del sapere nasce nella collettivizzazione e nell’autogestione del sapere stesso...
Studenti di
FF
Fisica e Filosofia
per contatti:
la.strada@ecn.org............Ultimo aggiornamento 2/12/1996