L I B R I

ALDO BONOMI
IL TRIONFO DELLA MOLTITUDINE
Forme e conflitti della societa' che viene
pp.133 - L. 20.000 - Bollati Boringhieri
Crisi della politica, caduta delle forme di convivenza, declino delle appartenenze di classe e di popolo, fino all'apparire dei processi di spaseamento e di sradicamento prodotti nella societa' competitiva dalla mondializzazione dell'economia: questi i temi che Aldo Bonomi affronta in modo nuovo. Se globale e locale sembrano oggi i soli spazi fondanti per l'essere impaurito di fronte a un futuro incerto, è invece nel glocale, cioè in un locale attraversato dalla globalita', che va cercata una dimensione del conflitto e del mutamento diversa dall'accetazione del presente, cui l'autore non si rassegna. Il libro comincia con l'individuare, alla fine del Novecento, una deimensione del tempo sociale caratterizzata dal non più e dal non ancora (finite le opposizioni cui eravamo abituati, vediamo solo i primi passi della societa' che viene), e pone il problema: c'è un percorso che permetta di andare oltre la disperazione del guardarsi indietro e la seduzione dell'immergersi nel presente? Sara' la societa' di mezzo, intesa sia come copmposizione sociale (la nuova classe media) sia come luogo intermedio della rappresentanza il soggetto in mutamento nella transizione dal fordismo al postfordismo, transizione caratterizzata dall'emergere della moltitudine indistinta (altra cosa rispetto alla folla e alla massa delle analisi tradizionali). Ma, contro la corrente apologia della smaterializzazione del lavoro o addirittura della sua fine, egli riconosce il conflitto che si fonda sull'emergere, tra il locale e il globale, di "luoghi di non identificazione" in cui si può vedere il tentativo estremo di sottrarsi al divenire moltitudine.
PIETRO INGRAO, ROSSANA ROSSANDA
APPUNTAMENTI DI FINE SECOLO
con saggi di M.Revelli, I.D.Mortellaro, K.S.Karol
pp.284 - L. 24.000 - Manifestolibri
Un decennio di trasformazioni della societa' italiana ha avuto tra i suoi esiti una forte e inaspettata affermazione delle destre. Imutamenti che hanno investito il modo di produzione, le tecnologie e gli stessi codici comunicativi, lo sconvolgimento storico che ha ridisegnato gli assetti economici e politici del dopoguerra, hanno travolto anche i punti di riferimento della sinistra e indebolito la sua capacita' di azione. Alle molte domande suscitate da questo murtamento di orizzonti, Ingrao e Rossanda tentano una prima risposta in un lavoro a quattro mani, frutto di un lungo dialogo e di un intenso confronto di punti di vista. Ne emergono i nodi essenziali di una trasformazione sociale di enorme portata: la mondializzazione e la crisi degli stati nazionali, le forme di dominio e di sfruttamento nella societa' postfrdista, il cambiamento dei modi di vita e del senso comune. Attraverso la riflessione sulla crisi, lungamente maturata, della sinistra, delle forme politiche e della rappresentanza, prende forma il tentativo di ricostruire un punto di vista critico sulla realta' contemporanea.
Il volume comprende anche un vasto carteggio tra i due autori, che accompagna il comune itinerario di ricerca. Completano il libro tre saggi di Marco Revelli, Isidoro Mortellaro e K.S. Karol che affrontano, approfondendoli, alcuni dei principali temi in discussione (le trasformazioni del lavoro nel postfordismo, i nuovi istituti di governo sovranazionale nell'era della mondializzazione, il conflitto sociale all' Est prima e dopo l'89).

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