Trasformare la salute in merce :
questo è l'obiettivo anche del Governo Prodi.
Le varie leggi di riordino del servizio Sanitario Nazionale che si sono succedute dal 1992 ad oggi, hanno definito il quadro all'interno del quale le varie finanziarie, indipendentemente da chi le ha approvate, hanno avuto come obiettivo principale la progressiva riduzione del Servizio Pubblico, l'apertura ai privati di quello che è diventato il mercato della salute, l'aumento dei costi, la riduzione di posti di lavoro con l'aumento dei carichi in una realtà con salari bloccati in una sterile rincorsa al recupero inflazionistico.
La coperta con la quale si è cercato il consenso politico per l'operazione che prevede la trasformazione delle aziende ospedaliere e delle Unità Sanitarie Locali in S.p.A. ( con la cosiddetta "sperimentazione gestionale" prevista nei decreti di riordino) dovrebbe essere la possibilità, con l'ingresso dei privati, di sviluppare un mercato concorrenziale fatto da molti fornitori e molti compratori.
La verità è che in una situazione di crisi economica e di conseguente restringimento del potere d'acquisto di pensioni e salari, mentre i compratori dei servizi sanitari saranno sempre meno le richieste di prestazioni aumenteranno, dal momento che la prevenzione, uno dei fondamenti del servizio pubblico, viene abbandonata perché la merce che si vende è la cura.
Tutto questo ha dovuto poggiare, dal punto di vista del controllo sul lavoro, su nuove regole : il CCNL del 94/97 della Sanità è il primo di questo comparto di carattere privatistico e ciò dà il segno del progetto generale che interessa tutto ciò che resta intorno ad un settore fondamentale come quello della sanità
I Cobas che operano nel settore Sanità tutto questo lo sperimentano quotidianamente sui luoghi di lavoro e laddove sono partecipi, nelle RSU, alle trattative aziendali hanno quotidianamente occasione di verificare quanto a questo progetto siano organici i sindacati confederali.
E' su questo terreno di lotta che la Commissione Nazionale Sanità dello Slai Cobas, riunitasi a Bologna l'11 gennaio ha stilato una piattaforma di azione, con l'obiettivo di contrastare le politiche confindustriali in questo settore:
conquistare agibilità sindacale e costruire l'autorganizzazione tra i lavoratori arrivando insieme con loro ad abolire la quota garantita del 33 % delle Rsu,
sottoporre il contratto ( in scadenza a fine 97) a referendum
rivendicare la 14ma mensilità come aumento concreto del salario al di là di recuperi più o meno fittizi dell'inflazione
battersi per le 35 ore per tutti
Commissione Nazionale Sanità Slai Cobas
(tel.fax 051.5031