"COSA DEVE FARE UNA FAMIGLIA PER AVERE UN ALLOGGIO??"
Vogliamo rendere pubblico il caso della famiglia di Ferraro Loris che ormai da anni, sta vivendo in maniera esasperata il problema della casa. Brevemente gli antefatti.
Circa due anni fa presenta la domanda presso il Comune di Monselice, per un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Il nucleo famigliare di 3 persone che risulta senza fissa dimora, finisce al 14° posto della graduatoria. In un Comune come Monselice, dove alla settantina di richieste si risponde con l'assegnazione di 3 o 4 alloggi all'anno se va bene, per questa famiglia significa dover attendere anni per avere una ipotetica sistemazione.
Nel loro peregrinare si rivolgono ai Comuni limitrofi, arrivando a Pozzonovo dove l'Amministrazione sembra trovare una soluzione almeno temporanea. In realtà finiscono nella casa di un personaggio privo di scrupoli che li propone un'abitazione da sistemare, in cui loro di fatto, divengono guardiani di un capannone di polli. Le condizioni imposte, con l'avvallo dell'Amministrazione di Pozzonovo, con cui il proprietario vanta rapporti e parentele, sono da epoca degli schiavi: non possono allontanarsi una sera da casa senza trovare un famigliare che li sostituisca, per ricevere a casa parenti ed amici devono avvertire telefonicamente il padrone e l'assistente sociale del Comune e altre amenità che evitiamo di citare. Ma la loro condizione non gli permette di rifiutare, visto che nel frattempo è nato il secondo figlio. Con l'aiuto di famigliari ed amici rendono abitabile la casa di cui devono anche pagare un affitto mensile.
La locazione dura meno di due mesi. Una mattina del Giugno scorso il padrone di casa, spalleggiato da Amministratori, Vigili e Carabinieri, senza preavviso alcuno, li ributta in strada: si giustifica dicendo di non aver gradito che la madre e la sorella del Ferraro fossero andate a trovarlo la sera prima, senza che lui fosse avvertito. A nulla valgono i tentativi di farlo ragionare, di sensibilizzarlo sul destino delle due creature. Non possono nemmeno protestare perché tra gli altri presenti, qualcuno minaccia il ritiro del passaporto alla moglie di origine albanese, mentre qualche altro consiglia di non piantare grane, pena conseguenze peggiori.
Non sanno dove andare e finiscono nel piccolo appartamento IACP della madre, dove già vivono in tre persone. La sistemazione doveva essere provvisoria, vari amministratori e assistenti sociali sembravano interessarsi a questo caso drammatico. Ma alloggi liberi, anche privati, anche a prezzo di mercato, anche con la garanzia di qualche Amministrazione pubblica, non vengono resi disponibili dai proprietari.
Ora a complicare le cose ci ha pensato una zelante assistente sociale, che abitazioni non ne ha trovate, ma il tempo di segnalare il caso al Tribunale dei Minori quello lo ha trovato immediatamente. Inoltre la sorella di Loris alla fine di questo mese si dovrebbe sposare e visto che di abitazioni non ne ha trovate, ha stabilito con il futuro marito di accasarsi temporaneamente a casa della madre.
Dall' Amministrazione e dai Servizi Sociali di Monselice risposte non ne arrivano, accampando la scusa che ora la famiglia Ferraro ha la residenza nel Comune di Pozzonovo!
Il tempo stringe, le Amministrazioni devono trovare una soluzione, prima che la situazione precipiti e qualche Giudice decida di affidare questi bambini, perché i genitori non trovano una casa.
APPARTAMENTI LIBERI, PUBBLICI E PRIVATI CE NE SONO: BISOGNA PROPRIO OCCUPARLI PER AVERE UNA SISTEMAZIONE DIGNITOSA?
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