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NIR: VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI CAMPO MAGNETICO IN EDIFICI PROSSIMI A LINEE ELETTRICHE AD ALTA TENSIONE E CABINE PRIMARIE

P. Bevitori, M.T. Bagli, M. Ricciotti, M. Stambazzi
Azienda USL Rimini, Presidio Multizonale di Prevenzione, Settore Fisico Ambientale

Introduzione

Il fondo elettromagnetico ambientale in origine del tutto trascurabile, ha avuto negli ultimi anni un notevole incremento a causa dell'installazione e diffusione di tutta una serie di dispositivi che generano campi elettromagnetici (em) quali gli impianti radio-Tv, i telefoni cellulari, la rete di distribuzione dell'energia elettrica, ecc.
La presenza sul territorio di tutta questa serie di apparati rappresentano per l'uomo fonti di esposizione non sottovalutabile.
Le interazioni dei campi elettromagnetici con i sistemi biologici dipendono da diversi fattori: frequenza, intensità e tempo di esposizione, quindi, ogni tipo di radiazione, può dare luogo ad effetti diversificati.
Alcuni effetti sanitari sono stati identificati: ad es. gli effetti termici per i campi a radiofrequenza e microonde la cui fonte principale di emissione è originata dai sistemi di radiotelecomunicazione o gli effetti cancerogeni (il melanoma) nel caso della radiazione ultravioletta originata da lunghe esposizioni al sole e dall'uso improprio di lampade abbronzanti.
Per i campi a bassa frequenza - 50 Hz - (ELF) generati dalle linee ad alta tensione unitamente ai vari apparati elettrici presenti in ambiente di lavoro e di vita, gli effetti sanitari sono ancora poco chiari.
Secondo numerose indagini epidemiologiche, l'esposizione cronica a campi em (come ad es. avviene per chi vive in prossimità di elettrodotti) è stata messa in relazione con un incremento di incidenza di leucemie infantili anche a livelli di campo magnetico molto bassi ( > a 0.2 uT).
Le più recenti e qualificate ricerche in materia sono state svolte in Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca e USA.
Recentemente l'Istituto Superiore di Sanità nei Rapporti ISTISAN "Rischio cancerogeno associato a campi magnetici a 50/60 Hz" (in corso di stampa), ha osservato che il quadro che emerge dalla letteratura scientifica esaminata fino ad oggi depone nel suo complesso a favore di un'associazione fra esposizione cronica a campi a 50/60 Hz e leucemia infantile.
Nel valutare l'insieme di tutti gli studi svolti fino ad oggi va osservato che non vi è finora accordo sul possibile meccanismo biologico d'azione dei campi magnetici.
La crescente attenzione verso i problemi sanitari e l'ampliamento della popolazione esposta (installazioni di nuovi elettrodotti e potenziamento di quelli esistenti), ha portato all'esigenza di condurre una serie di indagini ambientali per conoscere l'entità dell'esposizione.
Il Settore Fisico Ambientale del Presidio Multizonale di Prevenzione dell'Azienda USL di Rimini dopo aver effettuato nel 1992 un'indagine ambientale volta a valutare l'esposizione della popolazione residente in prossimità di un elettrodotto ad altissima tensione (380 kV), nel 1994 ha realizzato una successiva indagine in prossimità di sottostazioni (Cabine primarie) e linee elettriche ad alta tensione nella Provincia di Rimini.
In particolare la campagna di misura ha interessato un campione di edifici prossimi a:
- due sottostazioni (Cabine primarie) situate in prossimità del centro urbano di Rimini e Riccione;
- elettrodotti ad alta tensione (50 kV - 132 kV) che attraversano il territorio della provincia; alcuni di questi si sviluppano in aree ad alta densità abitativa.
Le linee e le sottostazioni scelte per l'indagine sono riportate nella tabella 1.

Tab. 1 - Principali sorgenti elettriche individuate nella Provincia di Rimini

Sottostazione elettrica - ENEL - - Rimini
Sottostazione elettrica - FFSS -- Riccione
*Due Linee AT da 132 kV - ENEL/FFSS - - Riccione
Linea AT da 132 kV - n. 754 FFSS - - Riccione
*Linea AT da 132 kV - FSSS -- Riccione/Falconara
*Linea AT da 132 kV - n.748 -- Riccione/S.G.Mar.
Linea AT da 132 kV - n.735 -- Riccione/Coriano
*Due linee AT 132 kV - FFSS/ENEL -- Santarcangelo/Cesena
Linea AT da 132 kV - n.752 --Santarcangelo/Bellaria
Linea AT da 50 kV - n.188 - - Rimini
Linea AT da 50 kV - n. 189 - - Rimini

* Linee in tensione ma con intensità di corrente minima o nulla.

Sopralluoghi conoscitivi e misure di campo em istantanee eseguite in prossimità di alcune linee (*) hanno evidenziato valori di campo magnetico trascurabile.
Successive verifiche effettuate presso l'FFSS e l'ENEL hanno permesso di accertare che tali linee erano mantenute solo in tensione (linee di soccorso/linee di servizio) o con un carico molto basso; per tali motivi sono state escluse dall'indagine.

Materiali e metodi

Verificato che il campo elettrico all'interno degli edifici è trascurabile e che i recenti studi sono orientati sugli effetti del campo magnetico, è stata valutata la sola componente magnetica del campo elettromagnetico.
La strumentazione di misura e la metodica utilizzata nello svolgimento dell'indagine ripercorre quella descritta in "NIR: esposizione della popolazione a campi E.L.F. in prossimità di un elettrodotto a 380 kV" pubblicata sul n. 33 di "Ambiente Risorse Salute".

Caratteristiche della strumentazione utilizzata nell'indagine

Ditta costruttrice: HOLADAY INDUSTRIES, INC - U.S.A.
Modello:HI - 3604
Matricola:57941
Campo magnetico:[0.01 ÷ 1900] uT
Campo elettrico:[1÷ 199x103]
Risposta in frequenza:[30 ÷ 2000] Hz
Errore associato alle misure rilevate: ~13%
Acquisitore dati:Personal computer Toshiba 1000
Fibra ottica:5 metri
Convertitore Analogico - Digitale:HI - 4413 HOLADAY
Cavalletto dielettrico

Per tutte le linee elettriche oggetto dell'indagine sono stati considerati solo i fabbricati più vicini ai conduttori in quanto rilievi istantanei di campo magnetico hanno accertato che a distanze orizzontali maggiori di 20 metri dalla proiezione del conduttore più esterno, il livello di campo magnetico misurato risulta confrontabile con il fondo ambientale.
Le abitazioni individuate risultano perciò collocate in una fascia di circa 30 metri centrata sull'asse della linea; alcune di queste risultano posizionate al di sotto dei conduttori.
Le misure sono state effettuate al primo piano di ogni edificio.
In ogni edificio del campione è stato valutato:

- L'andamento giornaliero del campo magnetico correlato con la variazione dell'intensità di corrente della linea considerata nello stesso periodo di tempo.

- Il tempo di esposizione giornaliera al campo magnetico per classi di 0.2 uT.

Per le Cabine primarie i rilievi ambientali sono stati effettuati sul perimetro delle stesse e in alcuni edifici più vicini ai dispositivi di trasformazione, escludendo i lati di inserimento dei conduttori di linea.

Risultati

Cabine primarie: le misure effettuate in prossimità delle due sottostazioni non hanno messo in evidenza livelli di campo magnetico significativi (< 0.2 uT).
Linee elettriche: In figura 1 è possibile osservare un tipico andamento del livello medio di campo magnetico rilevato all'interno di un edificio del campione nell'arco della giornata correlato con la variazione dell'intensità di corrente nella linea (dati ENEL) mentre in figura 2 viene indicata la distribuzione del tempo di esposizione riferita in classi di 0.2 uT.
Il corrente massima (500 Ampere) e quella nominale (375 Ampere) previste per le tipologie di linee elettriche indagate (50.000 - 132.000 Volt) non sono mai raggiunte durante il perido di campionamento; il carico medio presente sulle linee considerate non supera quasi mai 200 Ampere.
La tabella 2 mostra la durata percentuale media, nelle 24 ore, nel campione considerato, del livello di campo magnetico superiore a 0.2 uT.

Tabella 2 - Durata percentuale media di superamento del valore di 0.2 uT nelle 24 ore

Sorgenti
Percentili
- linea n.735 - 132kV - Riccione/Coriano 100%
- linea n.752 - 132kV - Bellaria/Santarcangelo 58%
- linea n.754 - 132kV - Riccione (*) 0%
- linea n.188 - 50kV - Rimini92%
- linea n.189 - 50kV - Rimini88%

(*) I valori di campo magnetico sono inferiori a 0.2 uT.

Figura 2 - Tempo di esposizione a varie classi di campo magnetico


Conclusioni

L'indagine non evidenzia alcun superamento dei limiti fissati dalla normativa vigente (D.P.C.M. 23/04/1992) pari a 5000 V/m e 100 uT, per la popolazione, in ambienti abitativi.
Occorre, altresì, osservare che la normativa citata tutela la popolazione solo da possibili effetti sanitari acuti e non cronici.
I valori rilevati sono inferiori a quelli misurati nella precedente indagine sull'elettrodotto Forlì - Fano a 380 kV, pur rimanendo al di sopra di quelli indicati da alcune indagini epidemiologiche per esposizioni croniche, in cui un livello ambientale di campo magnetico superiore a 0.2 uT viene ritenuto un potenziale fattore di rischio per la salute.
E' opportuno osservare che il livello ambientale di campo magnetico dipende dall'intensità di corrente e dalla distanza esistente fra i conduttori ed il punto di misura, quindi sorgenti di piccola entità ma prossimi al punto di rilievo possono produrre livelli apprezzabili di campo magnetico.
Per tali motivi, si pone l'esigenza, in futuro, di realizzare indagini anche su edifici:

1) prossimi a linee aeree in MT;
2) contenenti cabine MT/BT.

Il Settore Fisico Ambientale sta realizzando un'indagine ambientale su un campione di edifici ad uso civile al cui interno sono dislocati impianti di trasformazione MT/BT.

I risultati saranno presentati prossimamente.

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