Il collettivo "Precari-nati" di Bologna ne è andata a scovare una e ha messo a nudo le porcherie che vi covano sotto. Si tratta della Coop.Clean.Co arl (Cooperativa dei Servizi della Manodopera Lavoro), ramificata in tutta Italia (Bologna, Milano,Bari, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Padova, Torino, Brescia, Bergamo, Vicenza ..... ). Alcuni lavoratori del Collettivo l'hanno intercettata e hanno scoperto ( e documentato) che questa cooperativa contatta direttamente i disoccupati che mettono gli annunci sui giornali e propone loro lavoro alle seguenti condizioni :
per lavorare devi associarti alla cooperativa che affitta alle aziende che ne fanno richiesta lavoratori di tutti i tipi (dall'aiuto muratore al distributore di volantini, dall'operaio specializzato al pizzaiolo, dal ragioniere alla ricamatrice ecc.ecc.)
alle aziende a cui sei affittato lavori a tempo determinato, che può variare da un giorno solo a qualche mese, a seconda delle esigenze dell'Azienda affittante
vieni pagato solo per le ore lavorate, quindi non maturi ferie, non hai diritto a qualsiasi permesso retribuito, neppure alla maternità ...
terminata la prestazione può passare un tempo indefinito prima che la Clean.Co ti ricollochi altrove ( è a sua completa discrezione) e in quel periodo non percepisci alcun salario o indennità
associandoti alla Cooperativa consegni il tuo libretto di lavoro e esci quindi dalla graduatoria del collocamento
titolo preferenziale è la tua disponibilità a lavorare su turni, la notte, il sabato e la domenica
Ma i compagni del Collettivo hanno scoperto che la Clean.Co va ancora più in là : per "associarti" ti costringe ad iscriverti a un fantomatico sindacato dei disoccupati, il L.O.O.S. (Libero Organismo per l'Occupazione e lo Sviluppo) con tanto di sede legale e di statuto. Tra gli obiettivi di questo Organismo c'è quello della " adesione diretta alle iniziative legislative a favore dell' occupazione, dai disegni di legge per il lavoro interinale a quelli per la privatizzazione degli uffici di collocamento, e comunque a tutte le forme possibili di flessibilità del mercato del lavoro e dell'economia, quale unica medicina utile a diminuire la disoccupazione nel prossimo decennio". Negli uffici della Clear.Co. il L.O.O.S. viene definito "apartitico, apolitico, senza colore". Peccato però che sul loro giornale "Occupazione e Sviluppo" appare che il promotore del suddetto Organismo è tal Eugenio Filograna, senatore di Forza Italia di cui è stato anche responsabile per le questioni lavoro. Tal senatore non ha problemi a mettere a disposizione il proprio ufficio presso il Senato sia per le adesioni alle sue proposte di legge sulla flessibilizzazione del lavoro che per la reale redazione del loro giornale. La Clean.Co sfrutta così lo stato di bisogno di migliaia di disoccupati per dimostrare di avere un sostegno di massa ai progetti di deregolamentazione dl mercato del lavoro e alle proposte di legge Filograna in particolare. A giudicare dai dati di "Organizzazione e Sviluppo" almeno 4.500 disoccupati sono già caduti nella loro trappola. Il collettivo Precari-nati ha occupato la sede bolognese e milanese della Clear.Co trascinandosi dietro i giornalisti e facendo loro ascoltare le telefonate registrate dei loro colloqui con l'Agenzia. Due membri del Collettivo, che si erano finti in ricerca di lavoro, hanno deposto un atto di denuncia-querela alla Procura delle Repubblica presso la Pretura di Bologna. La deputata Mara Malavenda ha depositato una interrogazione parlamentare urgente sulle gravi anomalie riscontrate.
per attività antisindacale contro lo Slai Cobas
Il 3.4.97, il Pretore del Lavoro di Milano, d.ssa Cincotti, ha condannato il Ministero delle Finanze per aver negato ai delegati RSU eletti nelle liste Slai Cobas della Direzione Regionale delle Entrate (Sezione staccata di Milano) e del Centro di Servizio IIDD di Milano, il diritto ai permessi sindacali e all'indizione di assemblee. Questa sentenza, afferma il principio che l'esercizio dei diritti sindacali spetta ad ognuno dei componenti la RSU e non soltanto alla RSU come tale. Viene quindi contraddetta una tendenza delle Amministrazioni Pubbliche che, oltre ad ostacolare il riconoscimento stesso di queste strutture ( il Ministero delle Finanze sosteneva nelle sue motivazioni che non esistono al suo interno RSU legittimamente costituite ) spingono al restringimento dei diritti, peraltro previsti dai regolamenti. Viene così battuta anche l'arroganza delle OO.SS. confederali e autonome che, oltre ad essersi accaparrate per diritto il 33% dei delegati ( precostituendo così una maggioranza all'interno della RSU che non rispetta il reale consenso ottenuto nei voti), vorrebbero vincolare l'attività di ogni singolo componente alle decisioni di questa maggioranza.
Cobas Slai Finanze - Centro Servizi 02.92101980 - Direz.Generale 0331.773741
Per sottoscrizioni al giornale : c/c 27025781 Banco di Napoli ( sede di MI) - intestato Slai
adl@ecn.org
![]() |
![]() |