La Spezia - Mariperman

La Mariperman di La Spezia è una ditta specializzata nel controllo di ogni sistema d'arma e dipende direttamente dal Ministero della Difesa. Per iniziativa di alcuni lavoratori civili di questa ditta è nato da due anni un Cobas Slai. In questi due anni abbiamo radicato la nostra presenza tra i lavoratori e ormai essa, sullo scenario sindacale di questa fabbrica, è un fatto acquisito : ben se ne sono resi conto sia l'Amministrazione del nostro Ente sia Cgil, Cisl, Uil. Pur in condizioni di limitata agibilità sindacale, siamo diventati punto di riferimento chiaro per molti lavoratori e in ogni caso le nostre prese di posizione argomentate e serie sui problemi interni e più generali sono attentamente valutate da tutti. E talvolta rincorse. Alla Mariperman non esistono le Rsu e nessuno pare abbia intenzione di promuoverle. Di fronte alla strisciante e ambigua ristrutturazione che l'Ente sta mettendo in atto, le prospettive di privatizzazione che incombono (con le classiche risultanze di esuberi, mobilità, appalti ... ) noi riteniamo non più rinviabile il diritto che anche i lavoratori della Mariperman abbiano la possibilità di darsi una rappresentanza elettiva che sia la reale espressione della loro voce e non la supina esecutrice di decisioni prese da burocrazie sindacali lontane da qui. Su questo fronte stiamo aprendo una battaglia che riteniamo decisiva e sulla quale stiamo coinvolgendo tutti i lavoratori. Come se non bastasse un grave infortunio sul lavoro ha recentemente messo a nudo l' irresponsabilità delle Organizzazioni Sindacali " accreditate" che non hanno ancora proceduto all'elezione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls). Qui abbiamo deciso di rompere gli indugi e stiamo raccogliendo le firme per promuoverne noi, come Organizzazione Sindacale, l'elezione.

Cobas Slai Mariperman - 0187.713295


Il crimine di ammalarsi più di 9 giorni all'anno

Il Decreto Legislativo del 16 settembre 1996, n. 564 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 ottobre 1996, al capo 1 "Disposizioni in materia di malattia" al comma 5 recita : " in caso di malattia per tutti i lavoratori dipendenti, i periodi di assenza oltre il limite del dodicesimo mese vengono valutati, ai fini pensionistici, al 50 % ; tale disposizione non si applica ai malati terminali".

Questo vuol dire che al momento di andare in pensione tutti i giorni di malattia che superano i 12 mesi nell'arco di tutta la vita lavorativa, incideranno sulla pensione solo per metà. Tanto per capirci : 12 mesi di malattia in 40 anni di lavoro equivalgono a 9 giorni di malattia all'anno.

Questa coltellata alla schiena dei lavoratori è stata gelosamente custodita e tenuta nascosta, sia da Governo che da sindacati.

Il Cobas Slai di La Spezia ha denunciato questa porcheria. Occorre ampliare la protesta e costruire un fronte ampio per pretendere la modifica di questo decreto legge che rappresenta indubbiamente un ulteriore tassello del massiccio attacco allo stato sociale.


La "malasanità" è di classe.
Un operaio muore nella corsia del pronto soccorso

dell' Ospedale di Sesto S.Giovanni.
Lunedì 12 maggio alle ore 14.45 circa, nei capannoni dell'Ansaldo Energia (Milano), il lavoratore Lorenzo Terzoli, di anni 42, veniva colto da malore e cadeva a terra picchiando il capo. Ai compagni accorsi la situazione è apparsa subito grave : evidenti erano i sintomi di un attacco cardiaco. Trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell' Ospedale di Sesto S.Giovanni, dopo alcune ore, non "essendo emerso nulla di particolare", era in procinto di essere dimesso. La successiva decisione di trattenerlo in osservazione per qualche giorno veniva bruscamente interrotta dalla sua morte.

Noi che gli siamo stai vicini fino ad un'ora prima del decesso, denunciamo l'incredibile vicenda che ha visto il nostro compagno di lavoro abbandonato per ore su un lettino volante del pronto soccorso in assoluta assenza di qualsiasi elementare diagnosi che identificasse l'evidente del malore e di qualsiasi terapia che ne prevenisse il tragico epilogo.

La criminale superficialità con cui è stato trattato e che l'ha condotto alla morte, porta gli evidenti segni non solo di una generica malasanità ma di uno specifico disprezzo di ceto sociale.

Lorenzo è entrato in pronto soccorso con la sua tuta da lavoro ed è morto con addosso ancora quella. A lui non è stata riservata quell' attenzione e quel monitoraggio sanitario che a personaggi più eccellenti sarebbero stati, ne siamo certi, garantiti.

Non rimanendoci altro da fare, a tutela della sua disprezzata dignità di uomo e di quella di tutti coloro che, come lui, saranno stritolati dai meccanismi di una sanità sempre più a misura del ceto sociale di appartenenza, ci attiveremo con un esposto alla magistratura perché chi ha sbagliato paghi e tutti gli altri imparino.

Cobas Slai Ansaldo Energia - Milano 02.2440486


Fara di S.Martino (Chieti)

Pastificio Del Verde

Lo Slai Cobas è nato nel pastificio Del Verde nel 1995 quando, di fronte al rifiuto operaio di sottostare all'imposizione dell'orario a scorrimento per permettere all'Azienda di lavorare 7 giorni su 7, la Rsu ha concesso l' assunzione di una "squadra week end". Che non si trattasse di una situazione contingente o "stagionale" fu subito chiaro perché l'utilizzo di questa squadra fu concordato per il periodo da ottobre 95 a aprile 97 (un anno e mezzo continuativo !). E siccome l'appetito vien mangiando, già da mesi l'azienda si è fatta avanti proponendo di trasformare l'attuale contratto week end in contratto week end a tempo indeterminato, concordandone un altro (reparto confezionamento) per 24 mesi. Inoltre vuole affidare a ditte esterne (sempre nel weeek end) la manutenzione elettrica e meccanica ordinaria. Se a questo si aggiunge che la Del Verde da 5 anni sostituisce i numerosi pensionamenti facendo uso a man bassa di contratti di formazione lavoro ( di 18, 6 e 4 mesi) si ha il quadro del dominio totale sull'uso della forza lavoro che l'azienda sta facendo, sia per quanto riguarda il tempo totale di funzionamento della fabbrica sia per gli interessi che persegue ( i contratti week end godono di un contributo regionale e i contratti di formazione sono fiscalmente agevolati). La Rsu fa da semplice sponda a tutto questo. Noi come Cobas Slai tentiamo di costruire tra i lavoratori una capacità di opposizione, inserendoci nelle contraddizioni, rendendo meno tranquilla la cogestione sindacale e facendo proposte che mirino a riportare quanti più lavoratori possibile nell'alveo del normale contratto di lavoro. I nostri iscritti rappresentano il 10 % della fabbrica, ma senza di noi alla Del Verde la pax aziendale regnerebbe sovrana e indisturbata. Recentemente abbiamo ottenuto, senza dover ricorrere in tribunale, la ritenuta in busta paga attraverso la cessione del credito.

Cobas Slai Del Verde - 0872.980993





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