Gli interventi governativi sulle tasse
L'IRPEF
Le modifiche dell'Irpef sono casualmente capitate a ridosso della recente finanziaria, ma esse sono il frutto di una legge delega collegata alla finanziaria 96. Allora quella legge, e se ne erano vantati, aveva dato mandato al governo di ridurre gli scaglioni senza penalizzare i redditi bassi di lavoratori e pensionati. Alla luce dei dati che evidenzieremo, questo vincolo è stato tradito : e si potrebbero configurare gli estremi anche per un ricorso alla corte costituzionale.

A - Modifica degli scaglioni e delle aliquote

reddito annuo
imponibile
soldi in tasca
( compresa l'abolizione
della trattenuta sanitaria)
lavoratore solo 30.000.000 - 38.000
lavoratore con coniuge a carico 30.000.000 - 369.000
lavoratore con coniuge e 2 figli a carico 30.000.000 + 253.000
pensionato solo 30.000.000 - 57.700

Con la nuova Irpef
La logica che era alla base dell'Irpef precedente era quella della "progressività" : più alti erano i redditi, più alte erano le tasse da pagare. Le nuove aliquote vanno invece in senso opposto. Aumentano per i redditi più bassi e diminuiscono quelle dei redditi più alti. Dire, osservando la tabella, che i redditi oltre i 300 milioni pagheranno invece del 51 % il 45 % significa dire che a questi signori sarà operato uno sconto di circa il 10 % sulle tasse da pagare. L'aumento delle tasse dei redditi dei lavoratori normali viene corretto con nuove detrazioni : ma solo per coloro che hanno figli a carico. Se questa categoria di lavoratori viene risparmiata da questa prima voce di aumento (ma non dalle altre tre che seguiranno), tutti gli altri lavoratori, compresi i pensionati (che normalmente non hanno più figli a carico) vedranno ridursi i soldi in tasca.

"In base alle nuove aliquote Irpef un pensionato solo con 16 milioni annui di pensione, vedrà aumentare dello 0,66 % la pressione fiscale, pagando 157.000 lire di tasse in più"

Raffaele Minelli - Spi Cgil - (Il Sole 24 ore - 13.11.97)

B - Aumentano le tasse delle liquidazioni

La correzione delle detrazioni non entra in ballo quando le nuove aliquote si scaricheranno anche sulle tasse da pagare sulle liquidazioni. Nel numero precedente di questo giornale abbiamo già denunciato e esemplificato l'aumento di tasse che ciò comporterà per tutti i lavoratori. Dopo la nostra denuncia, sono apparsi sulla stampa i risultati di uffici studi sindacali che riproponevano, con una bella impudenza, le nostre tabelle. Aggiungendo l'ilarità del Ministro Visco che, interpellato a proposito, dichiarava : "Non ci avevo pensato!". Sfidiamo chiunque a trovare traccia di questa porcheria in qualsiasi documento sindacale circolato nei posti di lavoro.

C - Diminuiscono gli oneri deducibili

Gli oneri deducibili passano dal 22 % al 19 %. Il che significa che su ogni milione di spese mediche o di mutuo per la prima casa verranno rimborsati (sul modello 730 o 740) 30.000 lire in meno. A ciascuno fare i conti di quanto in più dovrà pagare con questa banalissima e occultata modifica di percentuale.

D - Aumenti dell'IVA

Gli aumenti dell'Iva su alcuni prodotti, abbiamo già ricordato, provocheranno un aumento medio di spesa da 300 a 500 mila lire a famiglia. Secondo calcoli non nostri ma di fonti governative, che normalmente giocano al ribasso. Così, mentre si è alleggerita con l'Irpef la tassazione progresssiva, si è infierito sulle tasse indirette che colpiscono, ingiustamente, tutti allo stesso modo : da Agnelli al pensionato a 1 milione al mese. Un bel onore per un governo di centro sinistra.

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