in breve dai Cobas Slai

Alla Nuova Siet di Taranto il comitato lavoratori Slai Cobas primo sindacato alle Rsu tra gli operai

La Nuova Siet è la terza azienda per dimensioni (350 lavoratori) dell'area industriale Ilva di Taranto. Il comitato lavoratori Slai Cobas, nato solo poche settimane fa, si è presentato alle elezioni della Rsu e, nonostante minacce, sabotaggi e il meccanismo antidemocratico delle elezioni, è risultato il primo sindacato tra gli operai. E' la risposta matura dei lavoratori contro l' accordo bidone firmato dai sindacati e a sostegno della battaglia per il riconoscimento dei diritti per l'esposizione all'amianto. Questo risultato rappresenta un significativo segnale per tutti i lavoratori dell'area industriale Ilva. Autorganizzarsi è possibile ed è l'unica maniera per costruire un modo nuovo di essere delegati e di fare sindacato.

Comitato Lavoratori Nuova Siet - Slai Cobas 099.374241

L'USSL 32 di Garbagnate (Mi)

condannata a fare le trattenute in busta paga agli iscritti allo Slai Cobas della Casa di Cura S.Pertini

Ennesima vittoria in Tribunale sul diritto alla trattenuta sindacale. Anche la USSL 32 è stata condannata per comportamento antisindacale. Riservare solo a Cgil, Cisl, Uil il privilegio di avere la trattenuta in busta paga è uno dei tanti modi che l'Amministrazione ha messo in campo per discriminare la presenza dei lavoratori Slai Cobas alla Casa di Cura S.Pertini. Questo è stato rimosso dalla sentenza del pretore. Gli altri lo saranno dalla forza che i lavoratori autorganizzati sapranno darsi.

Slai Cobas Casa di Riposo S.Pertini - Garbagnate (Mi)

02.9986178

Ravenna : due sentenze sull'amianto.

Gli operai della Centrale Termoelettrica dell'Enichem hanno visto riconosciuta la loro legittima richiesta di ottenere i benefici contributivi per l'esposizione all'amianto. L'Isolfin, ditta appaltatrice Enichem, è stata condannata dal Pretore che ha dato ragione a un operaio gravemente malato di asbestosi polmonare.

Enichem, Inail, Inps e Sindacati confederali avevano costituito un vero e proprio "muro di gomma", fatto di omertà e di logiche di scambio. L'iniziativa di base e autorganizzata di alcuni lavoratori lo hanno sconfitto.

Ora Enichem e ditte appaltatrici devono immediatamente sospendere l'invio di lavoratori in luoghi in cui è accertata la presenza di amianto. Cosa che ancora continua. Lo Slai Cobas si rende disponibile ad organizzare ricorsi di massa di tutti i lavoratori che lo vogliono.

Slai Cobas Isolfin - Ravenna 0544.462144

Enidata : uno Slai Cobas tra privatizzazione e terziarizzazioni.

In questi ultimi anni l'ENI, multinazionale petrolifera dello stato italiano, ha subito un processo di ristrutturazione pesantissimo, che ha portato alla cessione di interi settori non direttamente legati all'energia o alla chimica (ad esempio la Nuovo Pignone) e alla riduzione drastica degli occupati. Dai 131.000 dipendenti della fine del '91 si è passati agli attuali 83.000, pur in presenza di un fatturato mantenutosi consistente (57.000 miliardi nel '96, contro i 50.000 del '91) e di un utile che ha registrato valori record (dai 1.081 miliardi del '91 si è passati ai 4.451 del '96).

Dopo la bufera di tangentopoli, che ha messo a nudo il fiume di miliardi che veniva dirottato dalle casse dell'ENI alle clientele politiche e dopo il fallimento dell'accordo di fusione di Enichem con Montedison, che aveva dato vita a EniMont, ecco ora la privatizzazione (al momento di quasi la metà del capitale), che si abbatte sul gruppo accelerando i processi di ristrutturazione e creando non poca apprensione tra i lavoratori.

Anche l'EniData, società informatica del gruppo, sta subendo da tempo una riorganizzazione, di cui ancora non si vede lo sbocco. L'informatica non è un settore strategico per il gruppo, che sta cercando di razionalizzarlo, togliendolo alle singole società e indirizzando la domanda verso un unico fornitore: per ora Enidata, ma in futuro probabilmente una società esterna. Questo processo di "outsourcing", sta distruggendo Enidata: l'organico diminuisce, interi settori dell'azienda vengono "terziarizzati", aumenta il ricorso alle consulenze esterne! E per chi rimane, oltre all'incertezza, aumenta il carico di lavoro, aumenta la flessibilità richiesta (si lavora sempre più spesso al sabato) e aumenta lo straordinario.

E' lo scenario che si va proponendo in moltissime aziende.

Il ruolo che CGIL-CISL-UIL svolgono in Enidata e più in generale nel gruppo è quello di avallare le scelte dell'ENI e gestire, ove riescono, gli esuberi. L'ultimo accordo fatto in Enidata prevedeva esodi incentivati e mobilità su base "consensuale": talmente consensuale che chi la rifiuta è sottoposto a tali pressioni che è costretto ad accettare. In questo clima si sono svolte le elezioni per la RSU. Con la mobilitazione di tutti gli iscritti, la lista Slai Cobas ha ottenuto un risultato più che soddisfacente: i nostri consensi sono aumentati e siamo diventati il 3 sindacato in azienda, mantenendo i 2 delegati che avevamo, nonostante la riduzione dei dipendenti e della RSU. Un buon punto di partenza per continuare la nostra battaglia!

Slai Cobas Enidata - Milano 02.5465844

Anche a Mediaset SpA

va di moda l'outsourcing

Anche chi aveva promesso milioni di posti di lavoro ama "dismettere" rami d'azienda. La politica di ristrutturazione in Mediaset SpA si riduce a questo. Stanno per essere "licenziati" e venduti 103 lavoratori della Fininvest Servizi e 45 lavoratori dell'area Sistemi Acquisti dei gruppi Mediaset e Mondadori. E' un processo di esternalizzazione che è in atto da molto tempo, è sta provocando lo svuotamento graduale dell'azienda di tutto il personale collegato a attività di supporto al business. Tutti lavoratori che l'Azienda aveva sedotto, presentandosi come paladina del loro posto di lavoro ai tempi del referendum sulle TV private e coinvolgendoli addirittura nella cessione di parte della loro liquidazione per l'acquisto di azioni del gruppo. ora sono un peso di cui disfarsi. Calata la maschera dell'imbonitore nazionale di un tempo, sono spariti dallo scenario anche i sindacati confederali piombati, ai tempi, in Mediaset e in Fininvest per garantire ai lavoratori che in ogni caso loro si sarebbero schierati a difesa del loro posto di lavoro. E i lavoratori sono lasciati soli.

Slai Cobas Videotime - Mediaset 02.8255754

Alla Piaggio di Pontedera

In azione quelli del "nocciolo duro"

Sono 1.430 gli operai di cui la Paggio ha dichiarato di voler disfarsi. Chi dice Piaggio dice però IFIL e quindi Umberto Agnelli e figlio. Ma costoro non sono quelli che Nerio Nesi si era pubblicamente vantato di essere riuscito a convincere a entrare" nel nocciolo duro" di Telecom ? Gli operai di Pontedera sono in mani sicure.

La "polizza sanitaria integrativa" per il parastato. Come da contratto

Con una imposizione assolutamente antidemocratica ma totalmente in linea con la progressiva privatizzazione della sanità, è piovuta sui lavoratori del parastato, come previsto dal contratto firmato da Cgil, Cisl, Uil, RdB ecc. ecc.. la "polizza sanitaria integrativa". Questa è la risposta che i lavoratori sono obbligati a scegliere.

L'1 % del monte salari, utilizzato finora per rimborsi spese sanitarie, colonie, spese scolastiche per i figli dei dipendenti, entra ora nelle tasche delle assicurazioni private : si parla di 20 miliardi per tutto il comparto. L'appalto è stato "vinto" da un pool di assicurazioni, tra cui Reale Mutua Assicurazioni, Unipol (legata a Cgil), Unionvita (legata alla Cisl). Le prestazioni offerte sono oltretutto molto riduttive rispetto a quelle offerte da analoghe assicurazioni. Ma ai lavoratori non è stata data neanche la possibilità di scegliersene una di loro piacimento. Noi sappiamo perchè ! Da sindacalisti ad assicuratori garantiti : l'evoluzione di una specie !

Slai Cobas Inps - Torino 011.6671905

Rsu a Vibo Valentia :

strane manovre alla Nuovo Pignone

successo alla Nostromo

Alla fine di ottobre si sono svolte le elezioni della Rsu alla Nuovo Pignone di Vibo Valentia. Lo Slai Cobas, presente da tempo nello stabilimento calabro, ha presentato una sua lista. I delegati Rsu eleggibili dai lavoratori erano 6, ma la commissione elettorale ne ha invece dichiarati eleggibili solo 5, aumentando così di un delegato quelli nominati nella quota del 33% di "diritto" a Cgil, Cisl, Uil. Guarda caso il 6 delegato era proprio quello dello Slai Cobas. Il Coordinatore provinciale dello Slai Cobas ha presentato formale ricorso alla commissione elettorale e al comitato dei garanti presso l'Uplmo contro questa anomala decisione, tesa ha escludere volutamente l'eletto nella lista Slai Cobas. Ci si augura di non dover ricorrere anche in questo caso alla magistratura per far rispettare un diritto che ci era già riconosciuto dal regolamento.

Successo della lista Slai Cobas alla Nostromo, dove riusciamo a piazzare un nostro delegato. Nella provincia di Vibo Valentia, l'ottimo lavoro del Coordinatore provinciale vede aumentare sostanzialmente la nostra presenza in molti posti di lavoro.

Slai Cobas Vibo Valentia - 0963.94135

"Sei Milano":

una TV chiusa ed occupata dai dipendenti

Sei Milano è la prima televisione al mondo, rivoluzioni e golpe a parte, ad essere occupata. E' stata occupata dai dipendenti quando, tra un'edizione e l'altra del notiziario, hanno scoperto, giusto in tempo per l'edizione del notiziario della sera, che la "televisione di sola informazione" si sarebbe trasformata, privata anche del suo nome, in una televisione di sole televendite, senza dipendenti. Sei Milano è stata la tv del gruppo Benetton, che, dal 1995 al 30 ottobre 1997, ha trasmesso da Milano servizi informativi sui problemi metropolitani di quartieri, scuole, pubblica amministrazione, vita politica, ecc. E' stata una televisione "minimalista", non impegnata politicamente, ma interessante dal punto di vista del contatto popolare, realizzata sperimentalmente da un centinaio di giovani dipendenti, tra giornalisti e tecnici. La terza tv sul territorio di Milano e provincia, dopo RAI e Mediaset. A questa situazione si è giunti anche per colpa della CGIL, sindacato maggioritario in azienda, che ha sottovalutato la progressiva ed evidente crisi, mobilitando tardivamente i lavoratori. Lo SLAI Cobas è intervenuto nella lotta di questi lavoratori, dando il proprio fattivo sostegno, cercando di organizzarne la resistenza e di far uscire dall'isolamento la lotta di questi lavoratori.

Slai Cobas RAI e Mediaset - Milano 02.58316335

Parte la campagna di tesseramento 1998

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L'attività di autorganizzazione dei lavoratori che lo Slai Cobas promuove ha sempre rifiutato di esaurirsi nella logica pura e semplice della raccolta delle tessere. Non abbiamo mai avuto l'illusione di contrastare il monopolio di Cgil, Cisl, Uil attraverso la costruzione di un "quarto sindacato" che nascesse sulla base della raccolta di tessere, una dopo l'altra. La fine della subordinazione dei lavoratori al collaborazionismo interclassista passa attraverso una rottura di massa della classe nel suo insieme. Lo Slai Cobas si è sempre posto non come fine ma come strumento per favorire lo sviluppo di questo obiettivo. Questo è tanto più importante oggi, in una situazione politica in cui cominciano a chiarirsi gli schieramenti in campo e in cui l'opposizione politica a questo governo diventa un terreno discriminante per difendere gli interessi dei lavoratori.

Ciò non toglie che diffondere il tesseramento allo Slai Cobas costituisca un importante segnale politico e rappresenti un'esigenza per sviluppare e sostenere le iniziative di resistenza che nascono dai posti di lavoro e sul territorio. Il lavoro reale di autorganizzazione delle lotte dei lavoratori non deve essere trascurato per il faticoso impegno del tesseramento : ma aumentare il numero dei tesserati, stimolare i lavoratori a rendere visibile la rottura della loro sudditanza a Cgil, Cisl, Uil sottoscrivendo una tessere "scomoda", vuol dire dotare l'autorganizzazione di gambe per camminare e per crescere. Abbiamo bisogno di aprire nuove sedi provinciali, di dotare degli strumenti indispensabili quelle esistenti, di far partecipare sempre più lavoratori ai coordinamenti nazionali e alle commissioni, di far conoscere tramite la stampa le nostre campagne nazionali, di moltiplicare le copie del nostro giornale .... Tutto questo vuol dire anche soldi : e noi possiamo contare solo sulle nostre forze. Ridistribuendo solidaristicamente alle situazioni deboli il di più che riusciamo ad ottenere in quelle forti.

Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile superare il pressapochismo che talvolta ci portiamo dietro : come se autorganizzazione fosse sinonimo di disorganizzazione. La nostra congenita allergia alle pratiche burocratiche non può essere confusa con il non rispetto di qualsiasi aspetto organizzativo. E' necessario quindi che i Coordinamenti Provinciali entrino in possesso in tempi brevi delle matrici delle tessere ed esse siano trasferite al Coordinamento Nazionale. La parte di quota tessera destinata al Fondo Nazionale, come stabilito dall'ultimo congresso, deve effettivamente arrivare. Solo così quella ridistribuzione solidaristica di cui parlavamo può diventare un dato di fatto.

Insomma, l'appello che lanciamo per questa campagna 1998 è quello di fare tutti un passo in avanti verso una maggiore "professionalità" nel nostro lavoro organizzativo. La continua nascita di nuovi Slai Cobas ce lo impone come esigenza ormai improrogabile.

I moduli per la richiesta di trattenuta in busta paga (deleghe o cessioni di credito) per il 1998 sono stati modificati in ottemperanza alle norme sulla privacy. Occorre chiederle alla sede nazionale (02.58316335).

Gruppo di lavoro per il giornale (Artioli, Barbanotti, Calini) : fax 02.2440486 - E-mail : sandrart@ats.it

Per contatti con lo Slai Cobas : sede nazionale (tel-fax 02.58316335).

Per sottoscrizioni al giornale : c/c bancario 27025781 Banco di Napoli ( sede di MI) - intestato Slai

oppure vaglia postale intestato a Slai Cobas-via Festa del Perdono,6 -20122 Milano

Questo numero è stato stampato in 20 mila copie.

E' accolto nei siti internet : www.ecn.org/lacorte/cobas.htm e www.vol.it/cominternet/Cobas.htm

INDICE DI QUESTO NUMERO

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