I DECRETI ATTUATIVI
BLOCCANO (per ora) L’ITALCEMENTI MA…
L’ENEL E I CEMENTIERI TORNANO ALLA CARICA !!
C
he l’ENEL abbia intenzione di installare un elettrodotto 132.000w nel nostro territorio non è una novità, ma che siano gli stessi Amministratori locali a promuovere una simile prospettiva nessuno se lo aspettava. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che il Comune di Este, su proposta dell’ENEL, ha invitato rappresentanti politici del Comune di Monselice, di Baone e dell’Ente Parco, per discutere di tale progetto. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che questa zona è stata già da tempo dichiarata area a rischio ambientale e che sta ancora aspettando che la Regione avvii un piano di risanamento dell’aria fortemente inquinata dalle polveri provenienti dai tre cementifici. A tutto questo si è aggiunto in questi ultimi anni il grossissimo problema dell’inquinamento generato dalle onde delle antenne per la telefonia mobile, installate nel quartiere Marco Polo di Monselice e direttamente sopra l’ospedale, terra di tutti e di nessuno!!!Per il momento la mobilitazione popolare è riuscita a bloccare il tentativo da parte dell’Italcementi di iniziare un processo di combustione di pneumatici esausti nei forni da cemento, un tipo di combustione proibito anche dai decreti attuativi collegati al Decreto Ronchi, pubblicati in questi giorni…
Ma purtroppo sappiamo che sta per essere firmata una convenzione tra ENEL e cementifici per la produzione -e quindi VENDITA- di energia elettrica, che potrebbe avere come conseguenza, non solo la conversione dei cementifici in inceneritori, ma anche la costruzione di elettrodotti per il trasporto dell’energia prodotta.
Più che ai confini di un parco naturale, qual è quello dei Colli Euganei, sembra di essere all’interno di un territorio per la sperimentazione di alcune cause inquinanti e i loro effetti sulla natura e sulla salute degli esseri umani.
Ancora una volta quindi il rispetto per l’ambiente e per le popolazioni che vi abitano rischiano di essere subordinate agli interessi delle cementerie e di tutto ciò che gravita intorno a loro, spesso con la complicità o comunque il lasciapassare di molti amministratori locali. Se il Comune di Baone, coerentemente con quanto già più volte affermato pubblicamente, ha fin da subito ribadito la propria opposizione a tale progetto, il Comune di Este si è dichiarato pienamente d’accordo e disponibile ad appoggiare l’ENEL. Ci chiediamo se lo sono anche i suoi cittadini!!
Sappiamo che l’Ente Parco si riunirà questa settimana per discutere sulla questione e ci aspettiamo che le decisioni rispecchino i proclami fatti più volte dal suo presidente Berengan, sulla volontà di promuovere uno sviluppo alternativo e rispettoso dell’ambiente della zona. Troviamo ridicolo parlare di prodotti DOC, di sviluppo di attività artigianali, di turismo e così via senza poi attuare una seria politica ambientale. Speriamo che per l’ente Parco non sia sufficiente che i piloni dell’alta tensione siano colorati di verde!
Aspettiamo con ansia anche la risposta del Comune di Monselice, che avrà l’occasione di dimostrare ai suoi cittadini quanto sia importante anche per gli amministratori la qualità del nostro territorio e non solo gli interessi privati di qualche impresa locale. O si è per uno sviluppo della vivibilità di questo territorio che dica la parola fine con progetti di aggravamento delle condizioni ambientali e di vita delle popolazioni locali o si è oggettivamente insieme con quei gruppi di interesse che perseguono il profitto a scapito di qualsiasi sicurezza della salute e del territorio.
Monselice 15/4/’98 COMITATO POPOLARE "LASCIATECI RESPIRARE"