INCENERIMENTO DEI COPERTONI:
MOLTE INDISCREZIONI, QUALCHE VOCE...
MA NON DOBBIAMO TROVARCI DI FRONTE AI FATTI COMPIUTI.
In questi mesi abbiamo cercato di seguire tutti i "fronti" aperti nella battaglia contro l’uso dei pneumatici esausti come combustibile nei forni da cemento. Proveremo ora in poche righe, di riassumere la situazione attuale degli aspetti principali della vicenda.
1) Il Decreto attuativo, collegato al "Decreto Ronchi" del febbraio ‘97, che ci interessava direttamente in quanto doveva stabilire quali erano i rifiuti destinati a divenire combustibile, dove potevano essere utilizzati ed a quali condizioni, è già stato firmato dal Ministro Ronchi. Dalle notizie apparse sulla stampa specializzata, sembra sia esclusa la possibilità che i copertoni vengano bruciati nei forni da cemento.
Va però detto che da più fonti emergono gli aspetti contraddittori di un aspro confronto che sarebbe in atto nelle commissioni parlamentari interessate. Per essere più espliciti, si stanno registrando le spinte e le pressioni trasversali affinchè i copertoni esausti vengano inseriti nella lista dei combustibili atti a produrre energia.
La battaglia su questo aspetto è quindi tuttora aperta, ed i facili ottimismi emersi in questi giorni (vedi dichiarazioni rilasciate alla stampa locale da non meglio specificati esponenti del Comune di Monselice), rischiano di produrre sulla popolazione una pericolosa assuefazione proprio nel momento in cui sarebbe necessario far sentire la voce di tutti contro scelte pericolose e scellerate sponsorizzate dai cementieri.
2) Dopo gli incontri e le audizioni delle parti interessate (Luglio ‘97) alla Regione Veneto, tutto sembra tacere. Eppure varie componenti politiche, da chi amministra a chi si trova all’opposizione, avevano assicurato un interessamento sostanziale per stabilire se questa zona con 3 cementifici, meritasse o meno un’attenzione particolare per quanto riguarda la qualità dell’aria che respiriamo. La burocrazia avrà i suoi tempi... ma anche la nostra pazienza!!
3) Da fonti informali abbiamo saputo che l’USL 17 sta completando la prima parte dell’indagine epidemiologica sulle popolazioni circostanti i cementifici e che i dati emersi saranno prontamente inviati alla Regione.
Siamo ovviamente molto curiosi di sapere se ciò è ufficialmente vero, come non nascondiamo il nostro interesse per la visione di tali dati. In ogni caso, ci resta l’amarezza di non essere stati più contattati e di non aver avuto modo di collaborare direttamente a tale indagine, cosa per altro che l’USL 17 ci aveva pubblicamente e formalmente richiesto. Non vorremmo mai pensare che qualcuno ci avesse visto come una presenza scomoda...
Dal quadro che abbiamo tentato di riassumere ci sembra che ci siano elementi sufficienti e non derogabili perchè il Comune di Monselice si faccia carico di una convocazione straordinaria (aperta a tutti gli interessati) dei vari rappresentanti della Regione, della Provincia, del Parco Colli Euganei, dei Comuni limitrofi, dell’USL 17, delle RSU delle Cementerie, ecc. per fare insieme il punto su queste questioni, per discutere proposte ed iniziative... prima che i giochi siano tutti fatti.
Monselice 27/1/’98 Comitato popolare "lasciateci respirare"