Il progetto Tram non è sfuggito a questa collaudata regoletta.
Nell'estate 96, l'Amministrazione Comunale ha spinto l'acceleratore tagliando i tempi di un confronto tra le parti, mandando avanti le carte per incassare presto un OK dalla Regione e dal Ministero dei Trasporti. Noi come Associazione Difesa Lavoratori e Comitato Lavoratori Autorganizzati Trasporti (SLAI-cobas) abbiamo iniziato un lavoro di opposizione chiarificatrice, conclusasi con un assemblea pubblica molto partecipata alla Gran Guardia e un seguente incontro concordato con il sindaco Zanonato e l'assessore Gennaro.
Il concetto più volte espresso è così riassumibile: "siamo favorevoli al tram quale mezzo di trasporto pubblico, ma non a questo progetto di percorso, modifichiamolo per rispondere alle esigenze reali della città, intanto incentiviamo da subito il trasporto pubblico esistente favorendone la circolazione".
Ora estate 97, arriva dalla Commissione Ministeriale una tirata di freno e d'orecchio al progetto Tram (non rispetterebbe la sicurezza della circolazione e i vincoli propri dei centri storici). Cattive notizie per l'Amministrazione, che però fa sapere che questa è una normale prassi burocratica del Ministero dei Trasporti, anzi è una approvazione nei fatti del progetto stesso.
Ma per favore non raccontateci canarine!
Piuttosto utilizziamo questo stop venuto dal Ministero per definire un progetto per un nuovo percorso del Tram (est-ovest magari!) e ridiscutiamo anche del progetto di Metropolitana Leggera di Superficie.
Dotiamo, in vece, subito di corsie preferenziali le linee calde degli autobus ACAP (incominciando dall'intasata Arcella, dove è già scattato l'allarme inquinamento atmosferico!!)
Non possiamo aspettare il 2000 e rotti per risolvere i problemi della viabilità e della, conseguente, qualità del vivere a Padova.
![]() |
![]() |