-(12)--- Centri Sociali ------------------------------------------
Msg#:	12628
Date:	14-09-94
From:	Mastro Ciliegia
To:     Lrkwz
Subj:	Azione/Reazione
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Il tuo msg mi stimola a riaffrontare, a ruota libera, delle cose che sono rimaste in sospeso da qualche anno.

Durante la "Pantera", una ristretta minoranza - di cui faceva parte anche il sottoscritto - contestava duramente la linea ufficiale non-violenta, per i seguenti motivi:

A) era assurdo parlare di "violenza" e "non-violenza" partendo dall'Etica, eternizzando dei "valori" e ponendoli al di sopra dei processi storici e delle pratiche sociali. VIOLENTO = CATTIVO, NON-VIOLENTO = BUONO. Due giorni dopo l'occupazione di Lettere a Bologna, la polizia ci carico' in corteo e l'indomani la maggioranza degli occupanti aveva un muso lungo cosi', perche' il fatto che le avessimo prese voleva dire che qualcosa di male dovevamo averlo fatto! E si interrogavano su dove avevano "sbagliato"! D'altronde, tutta quella cazzo di non-violenza gratuita altro non era che un DELEGARE ALLA POLIZIA l'uso della forza per risolvere problemi come la violenza razzista, ecc.

B) gia' l'uso della parola "violenza" era qualcosa di ideologico, faceva riferimento all'atto di "violare", ed era coerente con quella specie di OBBLIGO AD APPARIRE NEI MEDIA COME BELLI, COLORATI, NON-VIOLENTI, NON-BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI COME QUEI TERRORIRSTI DEL '77!".
Un'identita' finta, tutta ad uso e consumo dei media, era costruita IN OPPOSIZIONE AD UN SIMULACRO! C'erano dei veri e propri drogati della conferenza-stampa, tutti intenti a dire che non... invece... a differenza di... per quanto... etc.
Da una parte i fighettini di merda, lindi, ordinati, in piena overdose di buoni sentimenti e buona volonta'; dall'altra gli autonomi, che rientravano comunque nello stesso meccanismo spettacolare perche' sprecavano le loro energie a differenziarsi, a porsi AL NEGATIVO rispetto ai fighetti di cui sopra, tirando in mezzo l'11 marzo '77 a Bologna e altre cose che, poste cosi', non potevano essere capite ne' recepite da nessuno.

Per questo ho in odio tutta la dialettica. falsa e grippata, tra violenza e non-violenza. E' piu' giusto parlare di "uso della forza", e arrivo al dunque. Lo scontro sociale si radicalizza, andiamo incontro a vere e proprie deflagrazioni BUM! Evviva evviva. BUM! Questo e' positivo, perche' incanala verso obiettivi precisi come il governo o l'Economia quella conflittualita' endemica che rischiava di disperdersi in una specie di GUERRA CIVILE IN VITRO, su basi para-etniche.

Non condannero' mai l'uso della forza, pero' segnalo dei rischi: il primo e' che, usando la forza, si finisca per trarre da essa una identita', un'identita' combattentistica e militonta; la forza si autonomizzerebbe rispetto a chi la sprigiona, e diventerebbe funzionale e speculare a quella dello Stato "come il Katanga era la scimmiottatura dell'invidiato celerino" (L. Blissett).
Il secondo rischio e' connesso al primo, e riguarda l'ESPROPRIAZIONE MASSMEDIATICA della forza, la sua decontestualizzazione-sovraesposizione-effetto boomerang. Bisogna essere piu' fluidi, difendersi ed attaccare ma rinunciare all'immaginario da O.K. Corral, all'estremo muro-contro-muro tra compagni e Polizia. I fortini non servono piu' a un cazzo da qunado il conflitto e' andato oltre i territori.

In lingua aborigena "Boomerang" significa "Non capisco".

La tua proposta mi puo' anche stare bene, ma se la costringi dentro la dialettica "V < N-V" ritorna ad essere una proposta ideologica.
Sporadicamente ci si puo' anche sedere in migliaia di fronte alla polizia, ma se poi INDIVIDUALMENTE decido di difendermi attivamente da chi mi manganella, pretendo che NESSUNO dico NESSUNO mi venga a rompere il cazzo dicendo che "bisogna emarginare le frangie piu' violente" o altre pisciate.
Posso immaginare che tu non sia di quella gang, ma purtroppo se tiri in mezzo la mitologia Gandhiana apri la strada a tutti questi pulotti in pectore, garanti autodelegati della "ragionevolezza" dei movimenti. D'altronde, gli inglesi se ne sono andati perche' il modelli neocoloniale, dello scambio ineguale e della dipendenza tecnologica-culturale etc. garantiva uno sfruttamento moooolto piu' efficace della manodopera e delle risorse del terzo mondo rispetto al vetusto modello colonialista, della occupazione militare e della razzia sistematica etc. Gli inglesi lo avevano capito, e difatti dal 1948 ad oggi l'India e' rimasta sotto il tallone di ferro delle multinazionali, del FMI e della Banca Mondiale. Non si sta granche' meglio, nonostante l'"indipendenza nazionale". E poi, diciamolo, Gandhi era uno stronzo anticomunista, la sua ammirazione per Mussolini non combacia con l'agiografia, cosi' la reazione comune e' un tossicchiare imbarazzato e una sequela di distinguo e di "Si', ma...".

Lr> Max rispetto al csa Leoncavallo e al suo servizio d'ordine

E a tutti quelli e tutte quelle che, pur non delegando ai SSd'OO, hanno menato di brutto lo stesso.

... Volevamo essere gli Hutu!

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