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Milano, 23 aprile 1997
LEONCAVALLO ANCORA IN CARCERE

Si e' da poco conclusa quella che avrebbe dovuto essere la prima udienza del processo per direttissima a carico dei quattro compagni del Leoncavallo arrestati venerdi' notte.

Con motivazioni non comprensibili, e' stato quindi chiesto dallo stesso PM un rinvio del processo, a data ancora da destinarsi, per valutare se procedere con rito direttissimo o con rito ordinario. Questo quindi prolunga ulteriormente l'attuale stato di detenzione degli arrestati, due, lo ricordiamo, agli arresti domiciliari e due a San Vittore.

Il senso di tale decisione e' chiaro, e sta nella volonta' di rinviare tutta la vicenda dopo il corteo del 25 aprile e dopo le elezioni, consegnandola quindi nelle mani del prossimo assesso politico di questa citta', ulteriore prova di come l'intera questione sia determinata e voluta dalle forze politiche da sempre avverse a esperienze come il C.S. Leoncavallo.

Inoltre appare sempre piu' ovvio come vi siano cordate politiche che intendono giocare sul clima determinato da questa gravissima situazione, legittimando sempre piu' quel "controllo della citta'" affidato a criminali in divisa, legittimati a fare sempre e ovunque i loro comodi, e continuando nella politica della provocazione premeditata.

Per il nostro, rilanciamo l'appello alla partecipazione alla manifestazione del 25 aprile, alla quale saremo presenti con uno spezzone intitolato alla liberazione dei detenuti politici, alla cessazione della legislazione dell'emergenza, alla cessazione dei processi contro il movimento, per esigere l'immediata liberazione dei nostri compagni in carcere, e per "AMNISTIA ORA!".

Centro Sociale LEONCAVALLO