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Milano, 21 aprile 1997 - h. 20.00

Oggi i quattro compagni del Leoncavallo arrestati venerdi' notte sono stati interrogati dal Giudice per le indagini preliminari.

Questa sera alle ore 19,00 Mary ed Ernesto sono stati rilasciati e sono ora sottoposti agli arresti domiciliari.

Luca (che ha avuto 5 giorni di prognosi in seguito ai pestaggi della polizia) e Francesco restano detenuti nel carcere di San Vittore. Forse gia' domani il magistrato decidera' quali provvedimenti adottare nei loro confronti.

Le accuse contestate vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale al tentato omicidio. Venerdi' notte, attorno alle 2, un gruppo di compagni si recava in piazza Greco (a circa 200 metri dal Centro Sociale) per allontanare alcuni militanti leghisti che stavano attacchinando i manifesti per la campagna elettorale di Formentini. Immediatamente sopraggiungevano numerose volanti della polizia i cui equipaggi si scatenavano in una caccia all'uomo nei confronti dei compagni, arrivando, ad armi spianate, fino all'ingresso del centro sociale.

Tra gli arrestati la posizione piu' grave e' quella di Luca che, secondo la polizia, durante la colluttazione si sarebbe impossessato della pistola di un agente cercando di fare fuoco, non riuscendoci solo grazie alla sicura, ed e' quindi accusato di rapina e tentato omicidio.

In realta' Luca e' stato circondato e picchiato da 7 agenti, che lo hanno poi tratto in arresto con questa gravissima accusa, ma non hanno saputo produrre alcuna prova al riguardo, tanto che la pistola in questione, che - se la versione della polizia fosse fondata - avrebbe dovuto riportare le impronte del compagno ed essere acquisita agli atti quale elemento probante, non e' stata messa sotto sequestro dal magistrato.

Infine, ieri sera si e' svolto un presidio di solidarieta' con i compagni davanti al carcere di San Vittore, a cui e' seguito un corteo attorno all'isolato occupato dalla casa circondariale. Erano presenti circa 600 compagni di tutte le realta' cittadine.

Prossimo appuntamento la manifestazione del 25 aprile a Milano, nello spezzone antagonista, per la liberazione di tutti i compagni incarcerati, quelli di ieri e quelli di oggi.