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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE A RISPOSTA SCRITTA AL MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA Premesso che il 5 novembre 1997 inizierā, presso il tribunale di Milano, il processo nei confronti di alcuni appartenenti al centro sociale Leoncavallo, in seguito agli scontriavvenuti tra questi ultimi e alcuni militanti della Lega, il 18 aprile scorso; in quell'occasione, l'intervento di alcune volanti di P.S., si č concluso con l'arresto di quattro militanti del Leoncavallo. Per tutti, l'accusa č stata di violenza a privati resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale; inoltre, per due di essi, si č aggiunta quella di tentata rapina e tentato omicidio; nel corso della perizia effettuata sull'arma, che sarebbe stata sottratta ad uno degli agenti da uno degli arrestati, sono state individuate impronte non appartenenti ad alcuno degli imputati; gli agenti accorsi sul luogo dello scontro sembrano non essere in grado di individuare la persona che avrebbe cercato di sottrarre a uno di loro la pistola di ordinanza, nč chi l'avrebbe poi utilizzata; le testimonianze rese dagli agenti appaiono contraddittorie; nelle comunicazioni radio intercorse tra le auto della polizia e la centrale operativa non sifa alcun cenno nč all'ipotesi di un tentato omicidio nč a quello di una rapina; dall'esame degli atti dell'indagine non appare infondata l'eventualitā che ci sia in presenza di un errore di valutazione, se non dell'esito di un pregiudizio nei confronti degli imputati, vista la loro appartenenza al centro sociale Leoncavallo. Per sapere se le circostanze sopra citate corrispondono al vero; quali iniziative il Mistro in indirizzo intende intraprendere, nel rispetto dell'autonomia della magistratura, per garantire che il processo si possa svolgere in condizioni di serenitā tali da consentire un obbiettiva valutazione dei fatti. Sen. Luigi ManconiOn. Paolo Cento |