Milano 1 maggio 1991

COMUNICATO STAMPA

Oggi 1 maggio alla fine del corteo, mentre le dirigenze sindacali sancivano ancora una volta il loro appoggio alle politiche antipopolari del governo Craxi-Andreotti-Cossiga, ed in preparazione della svendita della struttura del salario il prossimo giugno, servizio d'ordine sindacale e PPSS nell'intento di reprimere qualsiasi forma di dissenso caricavano selvaggiamente lo spezzone del movimento antagonista.

Vogliamo chiarire che la resposabilita' di quanto e' accaduto ricade interamente sul servizio d'ordine del sindacato, che, a freddo e senza nessuna motivazione, a meno che non li si voglia aggrappare a fischi ed insulti, piu' che legittimi, rivolti a chi dopo aver svenduto tutto quanto c'era da svendere si appresta oggi a chiudere qualsiasi spazio di agibilita' politica nei posti di lavoro e nella societa'.

L'azione congiunta, e troppo ben calibrata per essere spontanea, di servizio d'ordine e forze di sicurezza mirante a creare il panico e ad isolare il movimento antagonista dal resto della manifestazione, ha avuto come drammatico esito il ferimento di decine di compagni e di lavoratori, rastrellamenti sistematici che tanto ricordano le azioni della polizia cilena, hanno portato al fermo di numerose persone.

Ribadiamo la nostra volonta' di opporci ora e sempre agli attacchi al costo della vita, alla chiusura degli spazi sociali e di agibilita' politica, rivendichiamo il diritto ad esprimere il nostro dissenso nei confronti del governo della P2 e dei suoi servi.

Riteniamo che la risposta a questo nuovo attacco alla classe lavoratrice debba trovarsi nell'autoorganizzazione fuori da ogni criterio di delega e nella democrazia di base