Milano 6 \ 5 \ 91

COMUNICATO STAMPA

Prendiamo atto della campagna di criminalizzazione che vede d'accordo e compatti i giornali, i sindacati di stato, la questura ed il Comune di Milano.

Tutto cio' non e' casuale ma e' il risultato della volonta' repressiva finalizzata da mesi allo sgombero del C.S. Leoncavallo, nonche' alla volonta' di perseguire personalmente i compagni del centro e tutte le loro attivita'.

Nessuna presa di posizione si e' avuta nei confronti del servizio d' ordine del sindacato e della Polizia che il 1 Maggio erano presenti sulla piazza, non certo a mani nude e con la precisa volonta', come gia' accaduto, di colpire fisicamente l'antagonismo presente a Milano. Una serie di elementi raccolti in questi giorni (fotografie, video e filmati, testimonianze ecc.) che provano queste dinamiche preordinate, verranno presentati ai processi che vengono intentati contro i compagni che non hanno accettato di subire passivamente il pestaggio tentando di autodifendersi. Non accettiamo assolutamente la logica del pescare nel mucchio come le denunce di questi giorni dimostrano, denunce inconsistenti, sulla base di presunti rilievi fotografici assolutamente inattendibili.

Invitiamo i giornalisti ad assumersi le loro responsabilita' per la manforte portata alle forze repressive che hanno agito in piazza il 1 Maggio.

Invitiamo altresi' tutti a raccogliere la proposta del sindaco Pillitteri di isolare i violenti, che sono il sindacato e i poliziotti esprimendo la massima solidarieta' con i denunciati.

CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO