COMUNICATO DEL CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO

Domani mattina, alle ore 9.00, si svolgera' presso la II sezione penale della Corte D'Appello, il II grado del processo per direttissima che condanno' 4 compagni a 4 mesi di reclusione per oltraggio aggravato a pubblico ufficiale, per le contestazioni a CGIL-CISL-UIL il 1 MAggio '91 in Piazza Duomo. Sempre nella giornata di domani e' inoltre prevista l'udienza preliminare di un procedimento che vede un compagno accusato di un furto ai danni di un carbiniere, fatto che avrebbe compiuto nientemeno che durante lo sgombero del Leoncavallo del 20 gennaio. Questi sono solo 2 della infinita serie di procedimenti penali, denunce e condanne, che scandiscono i tempi e i modi con cui un felice sodalizio tra Questura e Magistratura da' attuazione a quella che risulta essere la direttiva centrale del governo Berlusconi,non diversamente da quanti l'hanno preceduto, cioe' far tacere con le armi della violenza e della repressione, fasce sociali sempre piu' ampie, costrette all'emarginazione, alla poverta' e al degrado, a causa del progressivo smantellamento dello stato sociale e della svendita dei risultati ottenuti da anni di dure lotte dei lavoratori. A Milano questa campagna repressiva, unica per intensita' e mole, ha prodotto quasi un migliaio di denunce, decine di processi, di cui 7 gia' fissati fino a Febbraio, e le prime pesanti condanne, non ultime quelle di Luglio.

Non sono le aule di tribunale che spengono i conflitti sociali nati nelle piazze, come non produce effetti il meccanismo di differenziazione di un variegato orizzonte sociale che dalle differenze trae la sua ricchezza e la sua forza.

Solidarieta' agli imputati.

CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO