Centro Sociale Leoncavallo
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Nella giornata di oggi venerdi' 25 agosto, e' apparso sulla prima pagina del Corriere della Sera un articolo dal titolo "Leoncavallo: allarme droga e pestaggi, ma tutto e' segreto", a firma del giornalista Fabrizio Gatti , noto per il suo impegno in tutte le battaglie per i diritti civili, quelle per intenderci, sulla pelle dei lavoratori immigrati (che, seduti sulle gradinate del Duomo "sporcano" e se vengono al Leoncavallo dopo una giornata di lavoro, diventano spacciatori) o degli occupanti abusivi IACP.
Non possiamo non rilevare che questo attacco si verifica nel momento in cui il Centro Sociale Leoncavallo e' sceso fermamente in campo perche' la legge 162 del 1990, la legge Craxi sulla droga, venga sostituita con altra (vi e' in commissione parlamentare un disegno di legge firmato da 152 deputati) che recepisca il fallimento del proibizionismo e avvii nuove politiche di riduzione del danno, prevenzione, legalizzazione delle sostanze stupefacenti leggere, invertendo decisamente la rotta di chi ha fatto in modo che nel nostro paese, il 40% dei detenuti, si trovino incarcerati per uso e detenzione di tali sostanze. Se questa espressione del giornalismo-spazzatura prelude a qualche operazione repressiva, poco male: i fatti di pochi giorni fa a Riccione, testimoniano che la distanza tra i soggetti reali e la legislazione, dunque lo Stato, e' sempre piu' ampia. Per tutti coloro che si battono per allargare gli spazi di liberta' e porre fine al mercato e ai poteri degli stupefacenti, l'appuntamento e' per i giorni 8, 9 e 10 settembre, per tre giorni di dibattito, festa e cultura antiproibizionisti, cui parteciperanno le realta' e i soggetti impegnati in questa battaglia, nonche' gruppi culturali e musicali tra cui gli Assalti Frontali, i Tekila Bum Bum, e i Bisca-99 Posse. Convochiamo infine per Mercoledi' 29 agosto alle ore 17.00 un presidio di protesta in Via Solferino davanti alla sede del Corriere della Sera. CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO |