Cronologia del terrore
Intervento del collettivo antifascista

22 novembre 1992, aggressione nazista ai danni di Jesus Maria Parras, colpevole di frequentare il Centro Sociale Leoncavallo. L'episodio, sebbene appaia frutto di casualita' piu' che di premeditazione, si inscrive appieno nell'ondata di violenza fascista e razzista che per diverso tempo imperverso' da Nord a Sud, e che i fatti di Ostia dimostrano essere ancora ben viva e pericolosa. Al fine di rendere l'idea del clima di quei giorni ecco una cronologia di tutto il mese di novembre '92, con l'avvertenza che si accennera' solo ai casi che la stampa nazionale ha voluto riportare, tralasciamo episodi di scritte e provocazioni di piccola portata.
    2 novembre
  • Roma: aggressione di un passante durante un volantinaggio di Meridiano Zero; adesivi antisemiti sui negozi appartenenti ad ebrei dei quartieri Trieste ed Appio.
  • Nettuno: bottiglia molotov contro l'hotel Corallo, abitato da extracomunitari, arrestato l'autore del gesto.

    6 novembre

  • Napoli: volantini antisemiti e razzisti del Movimento Italiano Antisionista per la Base Autonoma.

    8 novembre

  • Roma (Ostia): bottiglia incendiaria contro un negozio ritenuto di proprieta' ebraica.

    10 novembre

  • Roma: infrante le vetrine di un negozio ebraico.
  • Torino: manifesti e volantini firmati da Terza Posizione e MPO Nucleo Torino.
  • Milano: Manifesti antisemiti contro l'assalto dei giovani ebrei alla sede romana di Movimento Politico.

    11 novembre

  • Milano (Monza): incendio doloso ad una cascina occupata di extracomunitari.

    12 novembre

  • Roma: provocazione di Meridiano Zero durante un volantinaggio davanti all'istituto Newton.

    13 novembre

  • Roma: picchiato studente palestinese all'istituto IPSIA.

    17 novembre

  • Roma (Lavinio):aggredito pakistano.

    18 novembre

  • Roma:Volantinaggio e provocazioni d'avanti all'istituto Duca degli Abruzzi.
  • Lavinio: Aggredito un altro immigrato pakistano; su un'auto fermata trovati tre attivisti di M.Z. con scorta di armi improprie.

    19 novembre

  • Roma: aggredito da militanti di Meridiano Zero uno studente dell'istituto Newton; perquisite due sedi trovate manici da piccone, mazze di ferro, bulloni e fionde.

    20 novembre

  • Milano (S.Giuliano M.): volantinaggio di Azione Skinheads davanti alle scuole per invitare a partecipare alla manifestazione concerto del 23 novembre "in difesa della razza".

    21 novembre

  • Milano: aggrediti due immigrati.
  • Roma: striscione antisemita di 13 metri allo stadio olimpico; aggressione di M.Z. a due pulman di Rifondazione Comunista; striscioni antisemiti nel cortile dell'Istituto Pitagora.
  • Brescia: aggrediti due Senegalesi.

    22 novembre

  • Milano: accoltellato Jesus Maria Parras nei pressi del C.S.O.A. Leoncavallo.

    23 novembre

  • Milano: volantinaggio per la manifestazione "in difesa della razza" che pero' la questura vieta. 24 novembre
  • Varese (Bonferrato): aggredito e poi rapinato immigrato.
  • Verona (Nogara): aggredito e derubato un altro immigrato.

    25 novembre

  • Genova: arrestati due Bonheads per violenze. 27 novembre
  • Como: viene profanato cimitero ebraico, viene arrestato un presunto responsabile.

    28 novembre

  • Treviso (Oderzo): concerto nazista organizzato dal Veneto Fronte Skins, suonano i Gesta Bellica ed i Peggior Amico.

    29 novembre

  • Vicenza: due denunciati per danneggiamento e scritte naziste.

    30 novembre

  • Milano (Monza): attacchinaggio del Fronte Nazionale per le elezioni comunali del 13 novembre, in comune il Fronte e' rappresentato dal ex Sambabilino Cesare Ferri.


Si evince dagli episodi scritti sopra, che sono giorni di grande attivita' per la marmaglia nazista che cerca di cavalcare quel vento di destra che aveva cominciato a scuotere l'Europa. Da rimarcare che a Milano oltre all'attivita' di A.S. e di F.N., molto attivo risultava essere lo stesso M.S.I. Questo partito, approfittando del clima di caccia al tossicodipendente e all'immigrato montato dai negozianti del Buenos Aires, promuove, pubblicizza e realizza quelle ronde tricolori, che altro non sono che squadracce fasciste a caccia di soggetti deboli, da sacrificare sull'altare di una citta',governata da una classe politica, sempre piu' incapace di far fronte alle contraddizioni da essa stessa create.

Martedi' 8 marzo, alcuni compagni del Centro Sociale Leoncavallo verranno processati per aver manifestato spontaneamente la rabbia e lo sdegno in seguito all'accoltellamento dello spagnolo Jesus Maria Parras, le imputazioni: adunata e grida sediziose.

Accorati appelli a magistratura e polizia si sollevano, da parte di forze "democratiche" e della sinistra istituzionale, per far fronte al pericolo di un rigurgito fascista di una cultura xenofoba che si esprime all'interno dei conflitti sociali di questi ultimi anni.
Viene confermata alla magistratura il ruolo di moralizzatrice dei valori della societa', volano su cui vengono giocati gli elementi di continuita' di uno stato autoritario al servizio del capitale.

I piu' "estremisti" alzano la bandiera dell'antifascismo, riducendola ad un feticcio, in nome dell'unita' delle sinistre.

Negli anni '40 l'antifascismo istituzionalizzato, affrontato in chiave di "unita' nazionale" vanifico' con la repressione le lotte e i reali bisogni espressi da chi, sinceramente antifascista, partecipo' alla resistenza.

Negli anni '70 l'antifascismo istituzionale servi' al P.C.I. di Berlinguer per legittimare la politica dei sacrifici e il "compromesso storico", per schiacciare con la repressione un movimento che si esprimeva con forte radicalita' e determinazione nelle piazza. Furono alzati argini e barriere, nella logica degli opposti estremismi, a chi esprimeva un reale antifascismo militante, individuando pero' nello stato capitalista il vero nemico da abbattere.

Oggi assistiamo ad un attacco frontale ai valori dell'antifascismo, portato avanti da intellettuali di ogni sorta (purtroppo operato anche da chi ha la pretesa di riconoscersi all'interno dell'area antagonista), che si propongono rilettori della storia. E' strumentale quest'opera di revisionismo storico che, critica giustamente quanto sia mistificante la storiografia di regime ma ignora volutamente la storia di classe. La societa' capitalista, fonda sempre piu' sulla fascistizzazione dei rapporti sociali, perche', solo con questi strumenti puo' tentare di dominare le contraddizioni che il suo stesso sviluppo crea. La magistratura assume a pieno titolo il ruolo di strumento di dominio di queste contraddizioni.

Non abbiamo fatto i salti di gioia quando nel gennaio del '93 sono spiccate le 24 denunce nei confronti dei cosiddetti responsabili e militanti di riviste e collettivi facenti riferimento all'area naziskin; cosi' come per gli 11 fermati (4 minorenni e 7 dai 18 ai 29 anni) in merito ai fatti di Ostia. Queste sono operazioni di facciata, che servono per i mass media, divenuti principali canali di formazione di coscienze, che fondano il loro operato sulla spettacolarita' e sulla mistificazione.

Una seria controinformazione, vigilanza e presenza sul territorio, sono gli ingredienti indispensabili per arrestare il processo di imbarbarimento dei rapporti sociali a cui stiamo assistendo. Tessere quelle reti di comunicazione e solidarieta' che ci permettano di praticare il diritto all'autodifesa, e' uno degli obiettivi piu' immediati.

Rispondere con la mobilitazione di massa e l'azione diretta, ad ogni provocazione fascista e razzista, e' un terreno da praticare, senza abbandonarci nelle mani di una magistratura che ha dimostrato pienamente la sua evidente parzialita'.

SOLIDARIETA' AI COMPAGNI ANTIFASCISTI PROCESSATI NELLE AULE DI TRIBUNALE IL GIORNO 8/3/'93

COLLETTIVO ANTIFASCISTA LEONCAVALLO