NESSUNA GIUSTIZIA NESSUNA PACE
SI CERCANO I MORTI PER TRE BARACCHE DI LAMIERA

Alle 18,00 di oggi 16 luglio il comandante dei vigili urbani in compagnia del capo della Digos e del Vicequestore si e' presentato all'iniziativa di festa e di lotta in corso da ieri in via Salomone di fronte al centro sociale Leoncavallo, esigendo lo smontaggio di tre box di lamiera costruiti sul marciapiede della medesima via. Al rifiuto unanime opposto verbalmente e pacificamente dai presenti si e' mosso lo spropositato apparato che da giorni incombe sulle migliaia di giovani e meno che quotidianamente hanno cominciato a frequentare l'iniziativa "Nessuna giustizia nessuna pace".

Solo l'immediata reazione dei presenti e probabilmente la valutazione delle gravissime conseguenze che avrebbe avuto un attacco di polizia contro centinaia di persone esasperate dagli infiniti divieti che opposti dal loro sindaco in questi mesi, e in questi ultimi tempi in modo ossessivo ha evitato che la situazione degenerasse.

Il termine provvisorio di questa situazione e' giunto, con la dichiarazione dei responsabili dell'ordine pubblico, di voler aspettare la giornata di domani per eseguire la volonta' di Formentini.

E' incredibile che nella Milano del '94 strutture passibili di sole sanzioni amministrative mobilitino migliaia di uomini, decretino la militarizzazione dei quartieri, producano situazioni di gravissimo pericolo per l'incolumita' di centinaia di persone.

Ma e' una citta' in cui in un anno sono arrivate quasi 800 denunce a carico di centinaia di giovani, lavoratori fuori e dentro la fabbrica, disoccupati appartenenti a quel composito movimento di associazioni, centri sociali, case occupate; e' una citta' che ha vietato in sei mesi le manifestazioni di piazza a questo stesso aggregato; in cui si straparla incredibilmente e ancora di sgomberi di centri sociali, mentre si discutera' lunedi' in consiglio comunale, su proposta del PPI e di alcuni rappresentanti della lega, l'assegnazione di 9 miliardi, gia' stanziati per le politiche giovanili, alle associazioni e alle cooperative legate alla Compagnia delle opere, per quel che riguarda la gestione in comodato e quindi in forma privatistica dei centri sociali territoriali.
Questo con il preciso intento di cancellare dai territori metropolitani qualunque spazio di autogestione e autogoverno che si ponga in modo conflittuale rispetto alle politiche economiche, sociali e culturali della giunta Formentini.

Tale progetto passa anche attraverso la ridefinizione delle stesse strutture territoriali del decentramento, dai servizi alle persone a quelli culturali e ricreativi, destinati a diventare una versione "aggiornata" dell'oratorio, luoghi in cui raccogliere consensi e omologare le fasce giovanili.

Quindi, oltre la semplice privatizzazione dell'accesso ai servizi con il pagamento del biglietto di ingresso, si escludono gli attuali operatori che da anni lavorano all'interno dei servizi sopperendo con la loro professionalita' alla carenza di risorse frutto della pluriennale politica di smantellamento dei servizi sociali.

Intendiamo continuare l'iniziativa in corso mantenendo tutti gli appuntamenti di dibattito e di lotta gia' annunciati e che prevedono per i prossimi giorni:
  • lunedi' 18 luglio
    ore 6.00 presidio in difesa della casa occupata di via dei transiti 18 sotto sgombero
    ore 17.00 saremo presenti in Consiglio comunale
  • martedi' 19 luglio ore 11.00 presidio davanti al tribunale in concomitanza con la seconda udienza del processo a carico di 17 compagni per iniziative ANTIFASCISTE.
Milano, 16 luglio 1994
Le realta' che partecipano al meeting