Sgombero del Consiglio di Zona 13
Milano, 12 agosto 1994

Alle 10 di questa mattina e' stato sgomberato il Consiglio di Zona 13 dove, dal 2 giugno, vivevano le famiglie sgomberate da via Rilke.
Qualche decina di vigili, comandati dal sig. Brambati, si sono presentati in viale Ungheria e hanno caricato tutti gli oggetti personali delle famiglie sui camion per portarli ad un deposito comunale.
A fine operazione e' stato stilato un verbale, indirizzato alla sig.ra Grazia Franchini, vice presidentessa della Commissione Assegnazione Alloggi oltre che sovraintendente all'edilizia pubblica, nel quale si dichiara che le famiglie hanno lasciato spontaneamente i locali in quanto non presenti al momento dello sgombero.

Una beffa questa che non ha eguali: e' vero che le famiglie non erano all'interno del C.d.Z. al momento della operazione di sgombero, ma questo non comprova certo che queste abbiano abbandonato l'edificio.

In questi giorni si era in attesa di un incontro con l'assessore delegato Vantellini, oppure con il sindaco in capo Tordelli, per avere maggiori delucidazioni sulla proposta, fatta dal Comune, di alloggiare temporaneamente le madri con i figli in comunita' di accoglienza.
Questa proposta era stata comunicata alle dirette interessate il giorno 4/8/94, tramite una raccomandata a mano consegnata dai vigili; le madri avevano 10 giorni per decidere e liberare il C.d.Z, in caso contrario le autorita' avrebbero agito a norma di legge.

E le autorita' hanno dimostrato, ancora una volta,la loro totale incapacita' ed irresponsabilita' nell'affrontare questo tipo di problematiche; nuovamente, ad una leggittima richiesta di soddisfacimento di un bisogno primario, viene risposto con la sola forma conosciuta e attuata per governare da parte della giunta leghista: quella del manganello.

Ci complimentiamo con il vice sindaco Malagoli che, alla Ponzio Pilato, si e' lavato le mani da ogni responsabilita' facendo agire personaggi che mai hanno affrontato questa situazione e che non erano certo a conoscenza delle condizioni reali vissute in questi due mesi.
Il "democratico" Malagoli ha fatto tutta una serie di dichiarazioni che poi ha fatto attuare da Vantellini prima e poi da Tordelli.

Dire che la giunta leghista si e' comportata da vera despota ed infame e' dire poco. Prima ha ignorato per mesi la realta' dei senza casa per poi passare ai ricatti piu' spregievoli :minacciare le famiglie di derubarle dei propri figli mettendo al corrente il Tribunale dei minori di fantomatici sopprusi che questi subiscono, poi e' arrivata alla proposta dello smembramento delle famiglie ed in ultimo questo sgombero di una meschinita' assurda.
Chi agisce in questo modo, dimostrando una ignoranza politica oltre che un cinismo macroscopico, non puo' sperare di avere vita facile.

Da questa sera le famiglie di via Rilke non avranno neppure il C.d.Z. 13 dove pernottare e questo il Comune di Milano prima o poi lo dovra' affrontare; chi governa questa citta' non ha risolto proprio niente anzi persevera nel creare emergenza dalla quale presto verra' soffocato.

Gia' da oggi partiranno i ricorsi legali allo sgombero di questa mattina che rappresenta un chiaro abuso di potere. Le famiglie dovranno per forza trovare una riallocazione nel rispetto della loro esigenze che non puo' essere quindi una sistemazione precaria e momentanea da parenti ed amici: ogni nucleo famigliare ha diritto ad una casa.

E se il Comune non e' stato in grado di assolvere a questo, ancora una volta saranno legittime tutte le soluzioni che gli sgomberati decideranno di attuare.

Le famiglie sgomberate
Comitato per il diritto alla casa di zona 13