Pane di legno

Il 15 luglio 1947 la Camera dei Comuni inglese annuncia di aver deciso per il subcontinente indiano la creazione di due Stati indipendenti rispettivamente denominati India, con popolazione a maggioranza induista, e Pakistan a maggioranza musulmana, costituiti da due territori separati da migliaia di chilometri.

Gli inglesi si liberano cosi' di un fardello divenuto insopportabile, l'India britannica, dilaniata da una guerra civile scatenata dalla rivendicazione di uno Stato per ogni gruppo religioso prevalente in un'area geografica.

Invano Gandhi percorre l'India e nei suoi pellegrinaggi d'amore invita musulmani e indu' a trascorrere almeno una notte nella stessa casa.
Il giorno dopo l'indipendenza milioni di indu', di musulmani, di sikh si svegliano con l'angoscia di essere intrappolati in uno Stato a loro ostile.
In quell'estate del 1947, 10 milioni di persone raccolgono i loro averi per emigrare verso territori a loro omogenei.
I treni dei profughi sikh diretti a est sono assaliti dai musulmani nel Pakistan, i musulmani diretti a ovest sono massacrati dai sikh e dagli indu' in India.

L'indipendenza con la divisione in due stati appare a Gandhi pane di legno e l'11 gennaio 1948 il Mahatma inizia il digiuno contro la persecuzione dei musulmani condotta dal governo indiano e invoca: "La morte sarebbe per me una gloriosa liberazione: meglio questo che essere testimone impotente della distruzione dell'India, dell'induismo, del sikhismo e dell'Islam."

Il 30 gennaio un nazionalista indu' spara un colpo mortale a Gandhi sulla via della preghiera nel giardino di Birla House.

Gandhi, detto Mahatma (grande anima), dal 1893 al 1914 si era battuto per i diritti della minoranza indiana in Sudafrica. Nel 1921 inizio' le grandi campagne per l'indipendenza dell'India, per restituire dignita' e parita' agli intoccabili, per la convivenza fraterna di induisti e musulmani.
Le armi della sua lotta sono state la testimonianza, il digiuno, la disobbedienza civile. Tutte pratiche fondate sulla Satyagraha, forza della verita' e dell'anima.

"Non violenza ... significa sopportazione consapevole. Non significa docile resa al malfattore, ma opposizione di tutta la propria anima alla volonta' del tiranno. Operando sotto questa legge del nostro essere, il singolo individuo puo' sfidare anche tutto il potere di un impero ingiusto ... e gettare le fondamenta per la caduta di quell'impero o la sua rigenerazione." (1° agosto 1920)

La suddivisione del sub-continente indiano in stati a prevalenza etnico-religiosa, costituira' un modello che anziche' scongiurare conflitti e razzismo, li fara' proliferare.