38° parallelo

Alla fine di giugno del 1950 le forze armate della Corea del Nord oltrepassano la linea di confine fissata al 38° parallelo e occupano Seoul, la capitale della Corea del Sud, con lo scopo dichiarato di porre fine alla divisione del paese, imposta dopo l'occupazione giapponese dagli accordi di Yalta in cui Stati Uniti e Urss, violando le aspettative di indipendenza e di unita', divisero il paese in due aree di influenza occupate militarmente dalle due grandi potenze.

L'aggressione alla Corea del Sud e' condannata dall'Onu che autorizza lo sbarco di truppe affidate al comando del generale americano Mac Arthur (settembre 1950) che riconquistano il Sud e si spingono a Nord oltre il 38° parallelo. A questo punto la Cina popolare, temendo l'attestarsi di forze ostili ai suoi confini, interviene con un esercito di volontari che costringe gli americani a una precipitosa ritirata. Il generale Mac Arthur, esponente del militarismo ansioso di misurarsi in una guerra di civilta' con i paesi comunisti, chiede l'autorizzazione di bombardare la Manciuria in territorio cinese. Il presidente Truman ritiene il rischio eccessivo e si convince a cercare una soluzione negoziata che viene sancita dall'armistizio di Panmunjom, localita' al confine fra le due Coree, del 27 luglio 1953.

La Corea resta divisa in due. Nel nord, capitale Pyongyang, si conferma il potere di Kim II Sung, che aveva guidato la resistenza antigiapponese, una sorta di monarca che solo il clima della guerra fredda e la politica di potenza dei paesi sedicenti socialisti ha potuto accreditare come comunista, mentre nel sud, capitale Seoul, si susseguono colpi di Stato e regimi autoritari polizieschi.

La guerra di Corea si colloca nel clima della guerra fredda e ha avuto conseguenze rilevanti nel dare consistenza in occidente e in particolare in Europa alla propaganda che enfatizzava il pericolo di un attacco da Est. In questo clima fu rafforzato il Patto atlantico e fu realizzata la politica di riarmo della Germania e di aiuti militari alla Spagna fascista del generale Franco e alla Iugoslavia di Tito in dissidio con L'Urss.

Nell'ultimo decennio la Corea del Sud e' stata protagonista di un grande balzo in avanti dell'economia con tassi di accrescimento del 10% all'anno che la collocano nella fascia dei paesi sviluppati. Invece la Corea del Nord e' rimasta nel piu' completo isolamento, soprattutto dopo che Urss e Cina hanno intrapreso la via dell'apertura al mercato.