Gli ufficiali liberi di Nasser

Il 23 luglio 1952 in Egitto un gruppo di militari, gli "Ufficiali liberi", rovescia il regime di re Faruk e lo obbliga ad abdicare. L'origine del colpo di Stato e' da ricercare nell'esigenza di avviare un processo di modernizzazione e di far uscire il paese da una drammatica condizione di sottosviluppo. Alla guida del movimento emerge nel 1953 Gamal Abdel Nasser esponente dell'ala dei militari impegnata a escludere dal potere i vecchi partiti e disponibile a ricercare una via di sviluppo fondata sull'incoraggiamento dell'ala piu' moderna della borghesia a scapito del latifondismo agrario.

La riforma agraria e' la scelta che da' stabilita' al nuovo regime che acquisisce il consenso di milioni di braccianti e contadini. In politica estera Nasser, dopo avere accordato l'indipendenza al Sudan e ottenuto l'evacuazione militare degli inglesi dall'Egitto, si avvicina all'India di Nehru e alla Iugoslavia di Tito con una opzione di non allineamento e di equidistanza dai blocchi delle due grandi potenze.

Questa scelta suscita grandi aspettative nel mondo arabo del vicino oriente in cui la lotta delle opposizioni democratico-borghesi si sviluppa lungo l'asse della rivendicazione di dignita' nazionale e di riforme per liberarsi dalla dipendenza neocoloniale mentre le forze conservatrici, ispirate dagli anglo-americani, sono orientate ad aderire al patto di Baghdad in funzione antisovietica.

Inoltre l'Egitto appare come il retroterra di sostegno dei paesi musulmani del Nord Africa che aspirano all'indipendenza: nel 1954 in Algeria inizia l'insurrezione antifrancese, nel '56 divengono indipendenti la Tunisia e il Marocco. I circoli imperialisti francesi e inglesi, per bloccare il "disordine" dilagante, si preparano a una spedizione, modernissima negli equipaggiamenti bellici ma ottocentesca nello spirito, contro l'Egitto.

L'occasione di intervento e' fornita dalla decisione di Nasser di nazionalizzare il Canale di Suez (luglio 1956) per finanziare la costruzione della diga di Assuan che avrebbe permesso di regolare il flusso delle acque del Nilo, di ammodernare l'agricoltura e di produrre energia elettrica in funzione dello sviluppo industriale. E' un progetto che da un lato risponde alle esigenze concrete di sviluppo dell'Egitto e dall'altro assume un grande significato ideale e simbolico anticolonialista.

Francia e Inghilterra, mentre gli israeliani attaccano nel Sinai, occupano con truppe da sbarco e paracadutisti la zona del canale. L'impresa fallisce per le minacce dell'Urss e il mancato appoggio degli Usa. Nasser aumenta il suo prestigio e alla fine del 1956 Il Cairo e' la sede di una conferenza di solidarieta' afro-asiatica.