La trappola di Dien Bien Phu

Nel 1954 si conclude in Vietnam la fase della dominazione francese. Una ristrettissima minoranza di 10.000 persone, su 18.000.000 di abitanti, governa e sfrutta questo paese, colonia dal 1888. Ogni minimo tentativo di democratizzazione e' schiacciato nel sangue. La Francia esporta dal Vietnam carbone, zinco, caucciu' e molto riso; i contadini lavorano in condizioni di estrema miseria; la mortalita' e' altissima. Dai primi del Novecento si costituiscono partiti di varie tendenze che rivendicano l'indipendenza del Vietnam.

La disfatta francese del '40 in Europa, ad opera dei tedeschi, apre le porte in Vietnam all'occupazione giapponese. Si costituisce il Fronte per l'indipendenza del Vietnam, noto come Vietminh, che libera diverse zone del nord e fonda il 2 settembre 1945 la Repubblica Democratica con capitale Hanoi.

Finita la guerra mondiale la Francia restaura il dominio coloniale. Comincia la resistenza antifrancese guidata da Ho Chi Minh.

Nonostante gli aiuti americani, abbondanti durante la guerra di Corea, i francesi si trovano in un'insanabile contraddizione che e' ben presente al comandante dell'esercito vietnamita, il generale Giap: "Per occupare i territori invasi il nemico deve disperdere le sue truppe, se le concentra per far fronte alle nostre azioni, gli diventa impossibile conservare i territori riconquistati."
Sfruttando questa contraddizione, i vietnamiti non danno tregua alle retrovie nemiche e attaccano i punti piu' deboli; la resistenza si presenta come un fronte continuo e onnipresente reso possibile solo dalla larghissima partecipazione della popolazione.

Nell'autunno del 1953 i francesi, con il sostegno degli Stati Uniti, mettono a punto il piano Navarre. Un potente campo trincerato a Dien Bien Phu, considerato imprendibile dallo stato maggiore francese, avrebbe dovuto costituire il trampolino di lancio per l'annientamento della resistenza nel Vietnam meridionale e per la riconquista di tutto il paese.
La speranza dei francesi e' di breve durata. I vietnamiti fanno affluire, attraverso la giungla, 40.000 uomini che trasportano l'artiglieria a spalla e accerchiano Dien Bien Phu. La cittadella diventa una trappola. I francesi, attaccati incessamente per 55 giorni e 55 notti, alla fine si arrendono.

Gli accordi di pace di Ginevra 20 luglio 1954 prevedono che il Vietnam venga diviso all'altezza del 17ø parallelo: a nord la Repubblica Democratica, a sud l'imperatore Bao Dai. Una Commissione Internazionale deve vegliare sulla validita' delle elezioni in tutto il Vietnam per la sua unificazione. Il giorno stesso della firma del trattato il presidente americano Eisenhower dichiara: "gli Usa non hanno partecipato alle decisioni prese alla Conferenza e non sono in alcun modo legati ad essa." Le elezioni non avranno mai luogo.

Gli accordi di Ginevra non sono stati mai attuati e il Vietnam si trova diviso in due stati. A sud le caste privilegiate detengono il potere, con il sostegno degli americani, e conducono una politica di repressione del movimento contadino provocando l'insorgere della resistenza che, alla fine del 1960, costituisce il Fronte di Liberazione Nazionale.