I ragazzi con le magliette a strisce

L'8 aprile 1960 un governo monocolore democristiano ottiene la fiducia alla camera con i voti decisivi dell'Msi e dei monarchici contro tutti gli altri partiti. Nel paese si crea una situazione di grande tensione e di mobilitazione antifascista. L'Msi decide, in modo provocatorio, di tenere per il 2 luglio il proprio congresso a Genova e di affidarne la presidenza al prefetto di questa citta', che nel periodo della Repubblica di Salo' si era reso protagonista di arresti e di torture di operai e partigiani.

Il 30 giugno un corteo antifascista e' affrontato con il lancio di bombe lacrimogene. I manifestanti contrattaccano e alzano barricate. Il giorno dopo si forma un comitato di liberazione pronto "ad assumere il governo della citta'". Il congresso dell'Msi e' rinviato. Il ritornello di una canzone celebra cosi' la vittoria:

L'emu vinta 'na bataggia
l'emu vinta a De Ferrari:
i fascisti cui compari
l'emu missi a priune'!

Abbiamo vinto una battaglia
l'abbiam vinta in De Ferrari
i fascisti con i compari
li abbiamo messi in ginocchio!
Ma il presidente del Consiglio Tambroni non demorde: cio' a cui mira e' l'instaurazione di una specie di seconda Repubblica autoritaria e repressiva. Attua percio' una demagogica politica di riduzione dei prezzi e delle tasse, unitamente a ricatti di ogni genere, fascicoli segreti sulla vita privata di avversari e alleati politici, controlli telefonici illegali, attacchi frontali violenti contro la popolazione che insorge spontaneamente nelle piazze. Per riaffermare l'autorita' del governo da' ordine di sparare in caso di emergenza contro i dimostranti. Il 6 luglio la polizia attacca una manifestazione antifascista a Roma.

Nuove manifestazioni di protesta si tengono in tutta Italia; protagonisti, in prima fila con i partigiani, ci sono i giovani, i ragazzi con le magliette a strisce. Il 7 luglio a Reggio Emilia la polizia uccide 5 manifestanti.

E' indetto uno sciopero generale. Altri 4 morti sono fatti a Palermo e Catania, decine e decine sono i feriti. Il 19 luglio Tambroni e' cacciato dal governo. Si chiude inoltre, con le manifestazioni del luglio '60, il periodo di grande "depressione" delle lotte politiche dei lavoratori seguito alle elezioni del '48.

I giovani che hanno combattuto nel luglio '60 diverranno i quadri delle prossime grandi lotte sindacali e dei primi gruppi della nuova sinistra in via di formazione.