Bianco o nero che sia

Il 5 agosto 1962 in Sudafrica e' arrestato, con l'accusa di tradimento e condannato all'ergastolo, Nelson Mandela.

"E' stato in quei lunghi anni di solitudine che la sete di liberta' per la mia gente e' diventata sete di liberta' per tutto il popolo, bianco o nero che sia.
Sapevo che l'oppressore era schiavo quanto l'oppresso, perche' chi priva gli altri della liberta' e' prigioniero dell'odio ...
L'oppressore e l'oppresso sono entrambi derubati della loro umanita'." (Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli)

N. Mandela nasce il 18 luglio 1918; a 21 anni, studente in legge nell'universita' aperta ai neri, si sottrae a un matrimonio combinato fuggendo a Johannesburg dove prosegue gli studi, salta i pasti, conosce la miseria e la degradazione delle township e le aspirazioni alla liberta' della popolazione di colore.

Dopo la repressione delle manifestazioni antiapartheid del 1960, culminate nel massacro di Sharpeville, Mandela decide di chiudere lo studio legale, il primo di proprieta' di un africano in Sudafrica, e di organizzare la resistenza.

"Dissi che era sbagliato e immorale esporre la nostra gente agli attacchi armati dello stato senza fornire nessuna alternativa. Ricordai ancora che gia' la popolazione aveva cominciato a prendere spontaneamente le armi. La violenza si sarebbe diffusa, che noi l'autorizzassimo o meno. Non era meglio che ci mettessimo alla guida della violenza proprio per risparmiare delle vite, partendo dall'idea che si dovessero attaccare i simboli dell'oppressione e non le persone in quanto tali?"

"Non sono nato con la sete di liberta'. Sono nato libero, libero in ogni senso che potessi conoscere ... Finche' ubbidivo a mio padre e rispettavo le tradizioni della mia tribu', non ero ostacolato da leggi divine ne' umane. Solo quando ho scoperto che la liberta' della mia infanzia era un'illusione, che la vera liberta' mi era gia' stata rubata, ho cominciato a sentirne la sete.

... Non ho avuto una folgorazione, una rivelazione improvvisa, un momento della verita': e' stato il lento accumularsi di una miriade di offese ... a far scaturire in me la rabbia, la ribellione, il desiderio di combattere il sistema che imprigionava il mio popolo.
Non c'e' stato un momento in cui abbia detto: da qui in avanti mi consacrero' alla liberazione del mio popolo; invece mi sono ritrovato a farlo, e non potevo fare altrimenti." (Nelson Mandela, Lungo cammino verso la libert…, Feltrinelli)

Liberato dal carcere l'11 febbraio 1990, Mandela torna a Soweto, un quartiere ghetto di Johannesburg, che e' stato il centro della lotta dei neri del Sudafrica contro il regime dell'apartheid ma anche il luogo delle piu' feroci repressioni.

Ancora nel 1992 Amnesty International ha denunciato che la polizia sudafricana si e' resa responsabile di massacri ai danni dei militanti dell'African National Congress.

Bisogna aspettare il 27 aprile 1994, giorno in cui si tengono in Sudafrica le prime elezioni a suffragio universale, per considerare finito l'apartheid. Quel giorno, per la prima volta, Nelson Mandela puo' esercitare il diritto di voto. Il 10 maggio 1994 e' eletto Presidente del nuovo Sudafrica.