Nel corso di un brutale rastrellamento un soldato americano chiede a una vecchia madre:
"Allora vecchia, dov'e' il nascondiglio dei Viet?"
Dalle sue labbra una sola frase: "E' nel fondo del mio cuore, e se lo vuoi trovare, aprilo! "
A partire dal 1960 il Fln del Vietnam del Sud libera vaste regioni in cui comincia ad organizzare la riforma della terra e della amministrazione civile. Gli americani schierano, a fianco del governo di , forze speciali addestrate alle tattiche della guerriglia e mezzi bellici: aerei di tutti i tipi, blindati anfibi, mine automatiche. La guerra speciale, condotta con una ferocia inaudita, nei primi mesi sembra dare eccellenti risultati.
Il 2 gennaio 1963, in un piccolo villaggio - Ap Bac - 2.000 uomini dell'esercito di Saigon che accerchiavano 200 guerriglieri sono sconfitti: 450 tra morti e feriti, 6 elicotteri abbattuti, 3 M-113 distrutti, 13 consiglieri americani colpiti. Si tratta di una svolta: i protagonisti vietcong hanno trovato il modo di rispondere alle armi e alle tattiche piu' moderne. Nel 1965 gli Stati Uniti prendono atto che la guerra speciale e' fallita.
Decidono quindi di condurre direttamente la guerra con soldati americani e di intensificare i bombardamenti e l'uso del napalm.
BOMBARDAMENTI
NAPALM
Il 30 aprile 1975 i vietcong entrano vittoriosi a Saigon.
L'euforia regna negli ambienti di Saigon come pure al Pentagono. Ma gia' il 12 dicembre, il Presidente degli Stati Uniti, J. Kennedy, esprime preoccupazione: dobbiamo impegnare in una lotta di questo genere dieci o undici uomini contro un guerrigliero, particolarmente in un terreno cosi' difficile come il Vietnam meridionale. Cosi', non vediamo la fine del tunnel.
"Al momento dell'attacco tutti i bambini erano nella scuola. Il giorno prima gli elicotteri di propaganda erano venuti: avevano gettato dei volantini sul villaggio e avevano gridato con gli altoparlanti che la popolazione sarebbe stata colpita dalle rappresaglie se avesse continuato a rifiutare di lasciarsi rinchiudere nei villaggi strategici ...
Il bombardamento comincio'. Le prime esplosioni avevano creato una barriera di fuoco fra la scuola e l'esterno ma il maestro comincio' ugualmente a evacuare i bambini. Tre bimbi alla volta: uno sulle spalle e uno sotto ciascun braccio ...".
"I bambini che il giovane maestro aveva messo in salvo fuori della scuola si misero a correre terrorizzati verso le loro case. Gli elicotteri scesero allora a pochi metri dal suolo e cominciarono a mitragliare ... Sembrava una caccia al coniglio ...".
(M. Riffaud, Con i partigiani del Vietcong, Ed. Riuniti, Roma)
"Il napalm m'aveva bruciato il viso, le braccia, le gambe ... Dopo quei 13 giorni, cominciai a sentire dolori insopportabili, che mi impedivano di mangiare e di dormire. Dopo 45 giorni, le ferite cominciarono a cicatrizzarsi con cheloidi, che mi davano l'impressione di essere morsicato dalle formiche".
(G. Cotti Cometti, Archivio per il Vietnam)