Marijuana & Aids

L'uso medico della Marjuana è stato recentemente legalizzato da due referendum in California e in Arizona dove rispettivamente il 54% e il 65% dei votanti hanno deciso che d'ora in poi il possesso e l'uso della marijuana non sono più proibiti se c'è la prescrizione medica.
Il limite massimo fuori casa è un'oncia, cioè 28,35 grammi. Negli Stati Uniti comunque la battaglia infuria perché, per le leggi federali la marijuana è ancora una droga, non ha valore medicinale e non può essere prescritta.
Quindi, teoricamente, i dottori che la prescrivono, potrebbero essere anche perseguiti legalmente.
La discussione, soprattutto politica, americana, mette comunque in evidenza alcuni aspetti sull'utilizzo della marijuana in campo medico e in particolare in alcune sindromi legate all'AIDS.
Le proprietà della marijuana come antinausea e come stimolante per l'appetito sono ben conosciute e ciò ha orientato la ricerca verso lo studio del suo possibile utilizzo da parte di persone affette da sindrome da deperimento (ad esempio nei casi di tumore e di AIDS). Poiché molti effetti vennero attribuiti al tetraidrocannabiolo (THC), la componente psicoattiva maggiormente studiata, nel 1985 venne approvato il MARINOL, (THC sintetico in compresse) come trattamento contro nausea e vomito associati alla chemioterapia nei pazienti in cui i farmaci tradizionali non avevano avuto effetti benefici.

Studi successivi hanno portato alla approvazione nel dicembre 1993 da parte della Food and Drug Administration (l'ente americano preposto all'approvazione dei nuovi farmaci ) dell'uso del Marinol nell'anoressia legata a perdita di peso nei pazienti affetti da AIDS.
I sostenitori del Marinol promuovono il farmaco per la sua 'purezza' nei confronti della marijuana, la quale contiene altre sostanze attive oltre al THC. Tuttavia è proprio l'osservazione di queste altre componenti che appassiona gli studiosi alla ricerca delle cause dei maggiori benefici riportati dai fumatori di marijuana rispetto ai consumatori di Marinol.
I fumatori di marijuana raramente segnalano, tra gli effetti collaterali, l'ansia. Quest'ultima viene molto spesso riportata dai consumatori di Marinol. Inoltre molte persone con AIDS mostrano intolleranza gastrica nei confronti del Marinol e raggiungono più facilmente gli effetti anti-nausea fumando marijuana.
Benché le persone affette da HIV abbiano fatto uso di marijuana per diversi motivi, inclusi alleviamento del dolore e della nausea, una delle ragioni più importanti del suo impiego è quella di stimolare l'appetito , in modo particolare nei pazienti affetti da sindrome da deperimento.
Tuttavia, il deperimento o la nausea non sono semplicemente la perdita di peso o l'appetito; diversi fattori e meccanismi contribuiscono a questa sindrome. Uno di fattori più significativi legati al deperimento da AIDS è una sproporzionata perdita di massa muscolare.
Il deperimento è una sindrome con eziologia complessa, che può comparire anche in presenza di una adeguata dieta alimentare. L'ormone umano della crescita, sintetizzato in laboratorio (Serostim, prodotto da Serono) risulta essere l'unico farmaco approvato che dimostra di essere in grado di poter stimolare l'incremento della massa muscolare (esclusi gli steroidi anabolizzanti), ma il suo costo eccessivamente elevato lo rende poco accessibile a molte persone affette da HIV.
In corso di infezione da HIV, il sistema immunitario produce delle sostanze , come il fattore alfa di necrosi cellulare (TNF), che verosimilmente contribuiscono allo sviluppo della 'sindrome da deperimento' e stimolano la proliferazione del virus.
Alcuni studi di laboratorio hanno dimostrato che il THC e probabilmente altri componenti della marijuana riducono la produzione di queste sostanze e questo potrebbe rappresentare una base razionale per nuovi studi sull'uso terapeutico della marijuana in corso di AIDS.
Un argomento tuttora molto dibattuto rimane comunque quello dei danni causati dal fumo di qualsiasi sostanza. In particolare nei pazienti affetti da AIDS che 'fumano' il rischio di contrarre una polmonite da aspergillo (un fungo le cui spore sono presenti in hashish e marijuana) è molto alto. Il processo di combustione inoltre da origine a sostanze nocive quali il tabacco e altri carcinogeni, sia che si fumi tabacco, sia che si fumi marijuana.
("GMHC-Treatment Issue, Gennaio 1997". A cura di M. Negri)