CRONACHE QUOTIDIANE

Sotto processo il digos Policino che 12 anni fa uccise Luca Rossi

Ha picchiato un ragazzo in questura

I fatti in breve. Il Vice Commissario Pellegrino Policino che aveva ucciso Luca Rossi nel 1986, è ora al banco degli imputati presso il tribunale di Lodi: "Mi ha preso sotto braccio, mi ha portato in camera di sicurezza e ha chiuso la porta. Qui mi ha prima sbattuto a terra per poi prendermi a calci in testa e al costato" racconta più che determinato Andrea.

È un reato di lesioni personali, commesso abusando dei suoi poteri e violando i doveri propri di un ispettore di polizia, quello su cui sta ora cercando di fare chiarezza il Pretore Anna Maria Rispoli.

Il rinvio a giudizio di Pellegrino Policino come 'poliziotto manesco' è stato chiesto e ottenuto dal pubblico ministero Giovanni Narbone sulla base delle dichiarazioni della parte offesa, ma anche di alcuni poliziotti, di una lettera in cui il Questore di Lodi comunicava di aver già emesso contro di lui un 'richiamo orale', un provvedimento di natura disciplinare, e una nota del Procuratore della Repubblica in cui si riferisce di presunte minacce indirizzate dall'imputato alla volta di diversi colleghi: "Se vai a dire che l'ho picchiato io, te la faccio pagare".

Tutto comincia la notte del 24 gennaio 1996, quando Policino esegue alcuni controlli all'interno del bar Comix in via San Fereolo; "Ha chiesto i documenti, rivolgendosi poi in modo brusco a un ragazzo con la spalla rotta- ha testimoniato Andrea - Io ho detto, ma che c.... fai? Non vedi che fa fatica? Allora lui mi ha chiesto ancora i documenti, che tra l'altro io avevo già consegnato". Ci scappa anche un 'pirla' e "poi mi disse di seguirlo e mi fece portare in caserma". Qui, il pestaggio. "Non ho mai reagito, perché raccogliendo le sue provocazioni avrei rischiato ancora di più, ma urlavo dal dolore. Quando i colleghi hanno riaperto la porta io ero a terra e lui in piedi, sopra". Per quelle due parole lanciate alla volta di Policino, Andrea è già stato condannato a 4 mesi di reclusione, ma già durante quel processo aveva lanciato la sua denuncia. Un primo esame presso il pronto soccorso di Lodi, evidenziò ecchimosi diffuse su tutto il corpo e alla testa, ma successive radiografie notarono la frattura della decima costola. Policino invece, sostiene di aver subito lui lesioni al polso, a seguito di uno spintone di Andrea.

Sempre ieri è stato sentito in aula anche un poliziotto, che ha confermato di aver visto il Policino portare il ragazzo in camera di sicurezza e chiudere la porta: "Poi sentivo dei rumori di suppellettili che si rovesciavano e il giovane che si lamentava; quando aprimmo lui era a terra, tossiva, faticava a respirare e aveva dolore" e ancora "Arrivai anch'io al Comix come rinforzo e il Vice Ispettore mi chiese di portarlo in caserma per l'identificazione" ma da un verbale si evince che il ragazzo era già stato identificato alle 3,20 insieme ai suoi amici tra cui il giovane con la spalla rotta. Una procedura che non quadra, ha confermato il teste. Il poliziotto ha ulteriormente confermato che un giorno in cui lui assieme a un collega appena arrivato, si trovava in un autolavaggio per lavare la volante, il Vice Ispettore Policino lo avvicinava e gli diceva: "Tu sai cosa devi dire in Tribunale... e ricordati che sono io che ti ho chiamato a testimoniare..." (n.b. il poliziotto era già stato chiamato a testimoniare come teste dalla vittima del pestaggio).

Il poliziotto racconta inoltre di aver fatto rapporto al suo rientro e di aver fatto presente la cosa. Per questo motivo il Policino ha poi subito un richiamo da parte dei suoi superiori.

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