PERCHE' QUESTO REFERENDUM?
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E' in gioco il nostro futuro, quello di ognuno di noi, degli altri dopo di noi, dell'intera comunità. Centinaia di lavoratori del ciclo chimico di Porto Marghera sono morti per il cancro contratto dalla lavorazione del CVM e del PVC. Altre migliaia di persone in questi anni sono morte. L'ambiente, l'aria, l'acqua, la terra, il sottosuolo sono inquinati e devastati, e la tragedia rischia di continuare. Chi sostiene la "chimica" in nome della difesa
dell'occupazione, in realtà difende gli interessi delle multinazionali,
non degli operai: nonostante i miliardi di finanziamenti pubblici investiti
nel settore chimico, i posti di lavoro continuano a diminuire. L'unica
cosa che sta aumentando sono i tumori! Non è possibile continuare a produrre tumori. Crederemo nella chimica "ecocompatibile" solo quando qualcuno ci dimostrerà l'effettiva possibilità di eliminare la nocività. Né possiamo accettare ignobili discorsi sulla riduzione delle emissioni cancerogene: è allo stesso tempo ridicolo e mostruoso pensare che due tumori siano meglio di quattro. Quello che vogliamo raggiungere è un livello zero nella produzione di morte. Nessuno può speculare sulla nostra vita, sulla
nostra pelle, su quella dei nostri figli: dobbiamo decidere tutti insieme,
dobbiamo parlare tutti! L'aria la respiriamo tutti, l'acqua è
anche nostra, la terra non è di proprietà delle multinazionali. Per questo, oltre ai comitati di quartiere che si sono costituiti per organizzare gli oltre 60 gazebo che il 6 e 7 giugno 1998 permetteranno a tutti i cittadini veneziani di esprimersi su "riconversione totale di Porto Marghera, eliminazione di tutte le sostanze cancerogene, chiusura degli impianti inquinanti, reimpiego dei lavoratori nella bonifica del territorio", abbiamo anche organizzato la possibilità di inviare attraverso Internet la propria dichiarazione di voto. |