Condividiamo i contenuti della manifestazione del 13 settembre a Venezia e aderiamo all'appello proposto dai promotori dello stesso. L'ampio schieramento dei promotori e delle adesioni alla manifestazione indica la maturità e l'attualità di un percorso politico che dal basso, in forma federata, contrasti la nuova gerarchizzazione e segmentazione del corpo sociale. Cogliamo dunque l'occasione per dichiarare la più radicale ostilità alle nuove forme di nazionalismo, di razzismo, e di esclusione su base economico-territoriale, nella consapevolezza che queste investono e si ritrovano, pur in forme diversificate, in tutto il territorio nazionale.

Le ondate leghiste hanno dato infatti visibilità sul piano politico alla "grande trasformazione" intervenuta nei modi di produzione e nei processi di riterritorializzazione pervasiva del comando capitalistico. Non saremo comunque a Venezia in nome di una nuova unità nazionale da ricostruire, magari alla luce dei lavori della Bicamerale, ma per continuare a discutere con coloro che in questi anni hanno praticato, nei diversi territori, forme di cooperazione dal basso, di autodeterminazione e di autogoverno per la costruzione di una sfera pubblica non statale. Ripartire dunque dal territorio, come luogo della democrazia diretta, per affermare l'incompatibile alternativa tra potere statale costituito e autogoverno comunitario, solidale e libertario.

X-RAM
Bologna


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