Il Manifesto -13 Settembre 1997

MEETING

Nordirlandesi e baschi in Laguna. Contro la Lega

ORSOLA CASAGRANDE - VENEZIA

L UNEDI' nel nord Irlanda prendono il via i negoziati di pace. Per la prima volta il Sinn Féin viene ammesso ai colloqui multilaterali e per la prima volta si potrebbe davvero cominciare a parlare delle cause del conflitto. Non ci aspettiamo che questi negoziati producano immediatamente le condizioni per costruire una pace giusta e duratura. Ci aspettiamo però che aprano la strada a una negoziazione genuina, senza precondizioni e pregiudizi". Così Michelle Gildernew, dell'ufficio esteri del Sinn Féin ha descritto questa nuova fase del conflitto anglo-irlandese. L'ha fatto a Venezia, spiegando anche le motivazioni che hanno spinto il partito repubblicano ad aderire alla manifestazione di oggi. "I tentativi della Lega Nord di Bossi di associare la nostra lotta a quella della sua Padania - dice - sono strumentali e fuorvianti. La nostra è una lotta di liberazione da un oppressore: quel che la Lega nord ha in mente, invece, è la creazione di uno staterello artificiale come sarebbe la Padania, basato sul settarismo, sul razzismo e alla fin fine sul censo: tutti concetti -sostiene Gildernew - completamente estranei alla nostra politica. Anzi, sono esattamente le cose contro cui da trent'anni ci battiamo".
Oltre al Sinn Féin, alla manifestazione di Venezia ha aderito anche il partito basco Herri Batasuna. "Per noi essere qui - spiega il parlamentare basco Inaki Antiguedad - ha un duplice significato: da una parte aderiamo alla manifestazione perché condividiamo l'idea di un'Europa dei popoli e non delle monete. Dall'altra perché possiamo dire la nostra sul conflitto in Euskadi. Da anni - ha detto il parlamentare - Herri Batasuna propone il dialogo come unica soluzione al conflitto basco. Due anni fa l'Eta ha presentato la sua proposta di pace: Herri Batasuna se ne è fatto portavoce e per questo oggi ci troviamo con l'intero gruppo dirigente del partito sotto processo. Parlare di pace in Euskadi significa rischiare il carcere".
Ospiti dell'associazione per la pace di Venezia, i rappresentanti di Sinn Féin e Herri Batasuna hanno sottolineato come se "nel nord Irlanda si è scelta la via del dialogo, nei paesi baschi si risponde a un'offerta di pace con la repressione". "Tony Blair - ha detto il parlamentare basco - ha avuto il coraggio di accettare il dialogo con il Sinn Féin. Il premier spagnolo Aznar contribuisce a inasprire il conflitto non rispettando nemmeno le leggi dello stesso stato spagnolo: quando a luglio l'Eta ha sequestrato e poi ucciso il consigliere comunale del Partido Popular, Angel Blanco, ha chiesto al governo spagnolo di applicare una sua legge, riportare i prigionieri politici baschi nelle carceri basche". E di prigionieri politici ha parlato anche Gildernew, che ha sottolineato che "dal governo inglese ci aspettiamo una qualche iniziativa significativa sui prigionieri: questo ci dimostrerebbe che la Gran Bretagna è davvero sincera quando parla di pace".