Il Manifesto -13 Settembre 1997

CARTA VERDE

La lirica e la mazza

LORIS CAMPETTI

A LLARMI, arrivano gli autonomi. Ancora? Sì, ancora: se l'obiettivo è montare il clima di guerra, repetita juvant. Così, anche ieri il Giornale e la Padania soffiano sul fuoco che loro stessi si son presi la briga di accendere. Sul quotidiano del secessionista Feltri e della famiglia Berlusconi troviamo il titolo "Picchetti "autonomi" domenica a Venezia". il Giornale se la prende con la "kermesse antileghista organizzata dai centri sociali, invitando caldamente gli antisecessionisti battenti qualsiasi bandiera a presenziare comunque la manifestazione, che sarà conclusa sabato dal comizio di Bertinotti". Sullo stesso quotidiano, "Libero Tirolo in libera Padania", cioè intervista a "Paolo Primon, ex leghista", che "lotta per l'autonomia della regione abitata da ladini, cimbri e mocheni". Mocheni liberi.ù
Per la Padania la manifestazione di oggi contro il secessionismo a Venezia non è altro che un "Raduno dei nipotini di Stalin sponsorizzato da Napolitano". Sono furiosi, i padani, contro i promotori, contro il sindaco Massimo Cacciari e il ministro Giorgio Napolitano che non hanno impedito la manifestazione. Tutti "nuovi autonomi", maledetti loro, anzi noi. Altri articoli hanno toni decisamente lirici: "La leggerezza di un popolo appena nato", "una forza rivoluzionaria e trasversale che fa breccia nei cuori dei cittadini indipendentemente dalla loro classe sociale e dall'entità del conto in banca". Viva l'interclassismo, che pure in Italia non è nato con Bossi. Semmai Bossi deve spiegare come mai dopo tante chiacchiere interclassiste orientate alla distruzione del sindacato, di tessere Cgil, Cisl e Uil ne siano state restituite, o addirittura bruciate, ben poche. Tornando ai toni lirici, ci accorgiamo che anch'essi si fanno minacciosi con l'avvicinarsi della marcia leghista su Venezia di domenica: "Noi padani, con leggerezza, sappiamo che tutto il mondo ha un tempo contato, ma ancor più sappiamo che il tempo per chi ci vuole male è ormai praticamente scaduto". Questa volta, per fortuna e grazie alla lirica, risparmiano a noi e alle nostre famiglie minacce esplicite di morte, a differenza di quanto avvenuto a Varese e a Parma.
Non delude mai i suoi lettori, Feltri il secessionista, che quando fa campagne non bada a spese e a spazio. Anche ieri la prima pagina di cronaca romana è dedicata alla lotta contro i nomadi. Apertura: "I Rom festeggiano, noi paghiamo". Anche il linguaggio, nel Giornale, è quello di Bossi. Gli altri titoli: "I vigili sono dovuti scappare"; "Scaricabarile sui nomandi, è polemica"; "La "cultura zingara" insegnata all'universita". Cioè gli stessi di ieri, l'altroieri, di 3 o 4 o 5 giorni fa. Meliusu abundare.