Centri sociali del NordEst - comando generale

Comunicato n.1

VENEZIA, Meeting Europeo contro la secessione e il razzismo:
Indichiamo la luna con il dito. Gli stupidi guardano il dito.

Le nostre tribù hanno deciso di riunirsi per quattro giorni a Venezia in concomitanza dell'arrivo delle truppe di occupazione leghiste in laguna. Sarà un Consiglio di guerra e allo stesso tempo un momento di riflessione e di gioia.

La guerra ci viene imposta da chi, come i soldatini di Bossi, trasforma una vergogna dell'umanità, il razzismo e l'intolleranza, in pratica politica quotidiana. Le truppe in camicia verde servono Bossi e Bossi serve il peggiore dei mondi possibili: quello del denaro, dell'esclusione dei più deboli, dello sfruttamento selvaggio, della divisione e della barbarie. L'alleato di Bossi è molto forte. Si chiama Neoliberismo. E' il più forte che potesse trovare. Allo stesso tempo è il meno dignitoso e valoroso. Con quanta facilità la Banca Mondiale decide di affamare milioni di uomini in qualche regione del pianeta? Quanto è semplice per i potenti e gli arrichiti della Terra infierire e sterminare gli schiavi delle migrazioni o del lavoro nero e sottopagato? Quanto coraggio dimostrano i loro soldati, bene armati e ben nutriti dalle Borse di tutto il mondo, quando sparano contro uomini, donne e bambini indifesi e disarmati? Tanta forza, nessun coraggio, nessuna dignità. Questo è l'esercito a cui noi, Tribù Ribelli del NordEst, abbiamo dichiarato guerra. E' la formica che sfida l'elefante, ma possiede una cosa che il gigante non potrà mai possedere, perchè non si può comperare con tutti i soldi del mondo: la felicità di battersi per la giustizia e la libertà anche degli altri, non solo la nostra. A partire da coloro che ne hanno meno, gridando per quelli che non hanno voce, ascoltando per quelli che non possono udire, guardando per coloro che sono resi ciechi da questo mondo di violenza e di miseria.

Questo dà una forza straordinaria alla formica. I soldi, il potere, il conformismo, non fanno lo stesso con l'elefante.

Bossi dice di combattere il "potere di Roma", ma vuole riprodurne uno in forma ancora peggiore. I suoi simboli sono il cappio e la forca, apparsi sul suo giornale pochi giorni fa, la costituzione di un'altro stato che somiglia molto di più ad una dittatura dispotica che alla democrazia di cui parla tanto. Bossi è certamente uno dei figli mostruosi partoriti da questa modernità, quella che ha prodotto Roma e le sue tangenti, ed ora divide, gli uni contro gli altri, gli uomini in base al colore della pelle e al conto in banca. Dice di andare contro corrente, ma in realtà viaggia sospinto dalle onde del potere.

Noi non lottiamo per il potere. Noi lottiamo per la libertà e la giustizia. Per dare un nuovo significato a parole come democrazia, convivenza, autodeterminazione. La Lega rappresenta una variante del potere, ma non è questo che ci spinge a combatterla. Il motivo è che noi lotteremo sempre per la libertà e la giustizia. E i nostri nemici sono i nemici della libertà e della giustizia. Per questo Bossi è un nostro nemico.

Dichiariamo guerra, infine, perche vogliamo stare in pace. Combattiamo perchè non vogliamo più combattere. Abbiamo fondato un esercito perchè vogliamo scioglierlo.

Stiamo lottando per l'umanità, che sta lì, lontano, e vogliamo raggiungere.

Noi indichiamo la Luna, qualche stupido vede solo il dito.

Dai centri sociali del NordEst
comando generale

1° settembre 1997, Nordest, Europa, pianeta Terra


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