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Francesco Maria Greco, detto "Pedro", assassinato dagli agenti della Digos a Trieste.
RASSEGNA TEATRALE |
Centro Sociale OccupatoPEDROvia Ticino 14, Padova ![]() In otto anni le trasformazioni sono tante, ai periodi di sfiga seguiti alla repressione dei movimenti degli anni '70, qualcuno ha deciso di resistere e continuare a credere nelle istanze di liberazione che hanno attraversato quei movimenti, anzi ne ha fatto tesoro. Il tesoro custodito è la memoria storica, una memoria in divenire che si rigenera, non una memoria statica da mimare, ricordare, celebrare. Oggi, l'area di via Ticino ed i soggetti che la popolano sono un baluardo per
quanti credono che questo non è l'unico mondo possibile. In questo contesto il Pedro conduce le sue battaglie armandole di estro, fantasia, generosità e coraggio, affrontando di volta in volta argomenti e problemi di cui dibattere e organizzarsi per trovare/dare delle risposte. Molte volte essere in prima linea porta con sè non pochi problemi, in questa città diverse volte è successo che in seguito a degli attentati siano state mosse accuse pesanti nei confronti di compagne/i del Pedro, in alcuni casi addirittura accompagnate da perquisizioni e avvisi di garanzia. Gli argomenti ed i problemi sono notevolmente diversificati tra loro e di conseguenza anche le risposte da dare devono tener conto della complessità e delle contraddizioni affrontate di volta in volta. |
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