Contestato Treu a Parma

Sabato 28 giugno, alla festa dell'Unità di Parma, era stato indetto un comizio a cui avrebbe dovuto parlare il ministro del lavoro Treu. Una trentina fra compagne e compagni si sono dati appuntamento alla festa dell'Unità; appena il ministro Treu ha aperto bocca è stato immediatamente zittito dagli slogan lanciati : "lavoro in affitto, precarizzazione è questa la ricetta del padrone", "ministro Treu, te lo gridiamo in coro, mettitelo in culo il pacco del lavoro", "per un nuovo modello di sviluppo, autonomia operaia dappertutto", e in ultimo "il 77 è ancora insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai". Subito il servizio d'ordine del sindacato e del PDS con alcuni sbirri della DIGOS hanno fatto un cordone di fronte al cordone dei compagni e delle compagne.

L'obiettivo che ci eravamo dati era quello di non far parlare il ministro, e ci siamo riusciti per una buona mezz'ora.

Dalla Gazzetta di Parma di domenica 29 giugno : "ARRIVA TREU.E GLI AUTONOMI SI ARRABBIANO.IN UNA VENTINA HANNO CONTESTATO IL MINISTRO DEL LAVORO.MA IL SINDACATO HA FATTO CORDONE E L'HA DIFESO." "...Tra i vari punti del suo pacchetto Treu , stimolato dalle domande del senatore dell'Ulivo Michele de Luca, ha voluto soprattutto difendere quello del lavoro interinale, il cosiddetto lavoro in affitto, motivo scatenante della protesta degli autonomi...<<credo che quelli che adesso mi insultano dovrebbero essere i primi ad essere soddisfatti>>.Ma gli autonomi non hanno voluto sentire ragioni, preferendo, anche dopo il momento più caldo, coprire con i loro cori l'intervento del ministro.<<Il disagio dei giovani - ha commentato Treu - è molto preoccupante : sono mossi da una rabbia irrazionale, non accettano nemmeno il dialogo.Dovremmo dedicare più attenzione alle loro problematiche : forse fino adesso non lo abbiamo fatto abbastanza>>...".

Per dimostrare ancora di più quanto questa forma di lotta debba essere divulgata in più realtà possibili : "Quanto al capitolo licenziamenti, il ministro ha detto che : <<La liberalizzazione non è all'ordine del giorno.Certo che alcuni problemi inerenti a questo argomento ci sono : le cause di lavoro, ad esempio, troppe.Sono soldi buttati via, uno spreco : meglio dirimerle attraverso sistemi di arbitrato e conciliazione>>.E nel caso di licenziamento collettivo <<la soluzione è la mobilità : uscire da una fabbrica e ricollocarsi in altre realtà.Non possiamo permetterci dei cassintegrati a vita>>.Treu passa alle pensioni : <<non abbiamo tolto una lira ai pensionati di oggi, nè a quelli di domani, ma di sicuro dobbiamo imparare a contenere le spese.Non esiste che qualcuno vada in pensione a cinquanta anni>>".