Liceo Socrate occupato a Bari. Come concludiamo.
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- Subject: Liceo Socrate occupato a Bari. Come concludiamo.
- Date: Tue, 09 Dec 1997 21:53:42 +0100
Bari, 8/12/97
Il coordinamento studenti medi antifascisti, riunitosi in assemblea
permanente nei locali del liceo classico 'Socrate', occupato nei giorni
6-7-8 dicembre, dopo approfondita analisi delle varie riforme e
confronto fra gli studenti, ha elaborato il seguente documento che
esprime la propria posizione circa la politica scolastica in atto.
Abbiamo individuato i fili conduttori della riforma globale della scuola
in:
-Precarizzazione del pubblico/Incentivo al privato
-Raccordo con il mondo del lavoro
La politica scolastica dell'attuale governo non si discosta dalle
precedenti in quanto continua ad indebolire il servizio pubblico,
riducendo di anno in anno i finanziamenti, effettuando tagli al corpo
docente e, tramite l'autonomia scolastica, come intesa da Berlinguer,
prospettando il rischio da un lato di una eccessiva diversificazione
dell'offerta formativa e dall'altro di una competizione fra scuole,
dannosa in quanto soggetta alle spietate leggi del mercato, non
riferibili ad un contesto di formazione.
Tale subordinazione al mercato porta inevitabilmente, in linea con
"l'esigenza della modernizzazione" ad un progressivo svilimento della
formazione e del sapere critico a vantaggio di una cultura
esclusivamente professionalizzante.
La forte tendenza evidente o nascosta a precarizzare il servizio
pubblico è accompagnata dalla volontà di ovviare ai problemi legati a
questo processo incentivando il servizio privato. A questo principio
fanno riferimento i finanziamenti alle scuole private e sopratutto la
parità scuola pubblica-privata. In relazione al comma 1 del disegno di
legge, non riconosciamo alle scuole private carattere di servizio
pubblico, in quanto non offrono un'istruzione pluralista. Istruzione
pluralista è quella che,attraverso la libertà di insegnamento, realizza
un sapere aperto e critico. Il pluralismo non si attua creando per ogni
orientamento ideologico una scuola corrispondente: in questo modo si
legittima la presenza di una moltitudine di istruzioni, che inquadrano
lo studente in schemi rigidi. Non riteniamo che lo stato, cioé la
collettività, debba finanziare iniziative d'istruzione finalizzate
principalmente al lucro o all'indottrinamento. Il fatto poi che alcune
scuole private offrano in aggiunta un servizio utile o, talvolta,
indispensabili alla collettività(scuole private professionali nelle
regioni del nord) non autorizza lo stato a contribuire con
sovvenzionamenti; tutt'al più ci fa riflettere sulle mancanze
dell'attuale sistema formativo pubblico.
La realizzazione di un raccordo tra scuola e mondo del lavoro
rappresenta un'esigenza reale, ma la società che si va delineando
attraverso la riforma della scuola risulta dominata dalle leggi del
mercato, dalla precarietà, dall'eccessiva flessibilità. Contestiamo
questo modello di società e di conseguenza i provvedimenti tesi ad
attivarlo, cioé la possibilità di stabilire convenzioni con privati, di
avere rappresentanti del territorio nel consiglio di istituto, di
accettare contributi dai privati per iniziative particolari.
Chiediamo che le istanze degli studenti non vengano ignorate e che siano
punto di partenza per un confronto diretto e continuo tra gli organi
politici e gli studenti stessi, in modo tale che le verie riforme non ci
colgano impreparati, ma siano il frutto di un lavoro di concertazione
tra i vari soggetti interessati.
Coordinamento studenti medi antifascisti.