Perquisito e sgomberato il Mamiani a Roma (man)



 02 Dicembre 1997 
SCUOLA

Perquisito e sgomberato il Mamiani a Roma 

C'è forse un nesso tra la manifestazione contro le ocupazioni che si è
svolta ieri mattina a Roma organizzata da studenti e insegnanti di tre o
quattro istituti occupati, le dimissioni del preside del liceo Mamiani -
uno degli istituti "incriminati" perché accusato di non aver seguito le
regole della democrazia nella decisione sull'occupazione - e la
perquisizione, con cani antidroga e poliziotti in assetto di guerra, dello
stesso Mamiani ieri pomeriggio. Forse nessuno voleva questo esito, neppure
il professor Giuliano Ligabue, preside del Mamiani che pure nei giorni
scorsi aveva denunciato un via vai di persone sospette di spaccio. Né i
circa trecento manifestanti che ieri hanno manifestato chiedendo al
ministro Berlinguer il "diritto" di fare scuola chiarendo che in
discussione non è il merito delle occupazioni, in larga parte condiviso
(vedi protesta contro il finanziamento alle scuole private), ma il metodo.
Ma ormai il nesso è ineludibile e qualcuno ha di certo messo le cose in
modo da creare il corto circuito. Si distingue, tra gli altri, il
provveditorato che avrebbe sollecitato il decreto del magistrato.
Conclusione, una quarantina di ragazzi, dieci dei quali maggiorenni e gli
altri, come si dice in gergo "dei quartini" cioè del ginnasio, sono stati
stati costretti a spogliarsi per essere perquisiti, condotti in
commmissariato e solo più tardi "riconsegnati" ai genitori. Una bella
operazione di polizia che ieri sera, attorno alle nove, non si era ancora
conclusa dal momento che un paio di cento ragazzini sono tornati davanti al
Mamiani (o ci sono andati avendo saputo la notizia) e si sono trovati di
fronte a un imponente schieramento di "forze dell'ordine" che volevano
impedire loro di proseguire nell'occupazione del loro istituto.
L'occupazione del Mamiani, iniziata una decina di giorni fa, non piaceva a
molti studenti delle altre scuole agitate della capitale né, occorre dirlo,
a molti studenti dello stesso Mamiani. Per molti, si trattava di
un'iniziativa poco condivisa e decisa a tavolino da una minoranza.
Tuttavia, a ruotare attorno a quello che indubbiamente è uno dei licei
"storici" di Roma, nei dieci giorni di occupazione sono state varie
centinaia di ragazzi e un solo episodio venne segnalato alcuni giorni fa.
Fu il preside, che ieri ha annunciato le dimissioni, ad affermare che nella
scuola entravano elementi estranei, anche non studenti e disse di aver
riconosciuto anche persone note per essere spacciatori del quartiere. A
questo proposito, correttamente, gli studenti indirono una conferenza
stampa nella quale raccontarono come erano andati i fatti e come fossero
stati espulsi dalla scuola gli "estranei". La polemica ha però continuato a
strisciare nei giorni seguenti fino a portare a quello di ieri, il peggiore
degli
esiti possibili.