Questo sito può
rappresentare un punto di raccolta di informazioni (dal punto
di vista del capitale e da quello di classe) ed anche un luogo
di scambio, di dibattito e di confronto fra i vari ambiti politici
(più o meno organizzati), potenziali segmenti dell'autorganizzazione
di un possibile movimento studentesco di respiro nazionale, collettivi,
gruppi, singoli compagni e compagne che operano nell'ambito studentesco
o, più in generale, nella formazione.
Sinceramente non crediamo che un sito internet possa sostituirsi ai rapporti diretti di discussione e di confronto; consideriamo questo sito come un semplice mezzo (con le sue straordinarie specificità) e come mezzo lo vogliamo utilizzare : la sua potenziale funzione principale è quella di fornire elementi di un ampio dibattito e di contro-informazione da veicolare a livello locale attraverso tutte quelle forme (banchetti, volantinaggi, assemblee, ecc) che rendono possibile un contatto diretto con studenti, studentesse, personale docente e che dunque stanno a fondamento della costruzione dell'internità e del radicamento dentro ai luoghi adibiti alla formazione.
Internet ci è utile fintanto che ci serve come mezzo e come tale siamo capaci di contro-utilizzarlo; in quest'ottica crediamo pure che il sito che abbiamo costruito non vedrà una grande partecipazione da parte degli studenti; noi puntiamo soprattuto a stabilire un contatto fra le realtà auto-organizzate di compagne e compagni che operano sul/nel mondo della scuola e dell'università al fine di consolidarlo e renderlo più organico.
Crediamo che sia possibile e necessario sviluppare una comunicazione dal basso (fatta da noi, per noi) capace di fornirci informazioni sul livello delle mobilitazioni-lotte nelle scuole e nelle università (come si formano, il loro grado di autonomia dalle istituzioni, il grado di internità dei compagni e delle compagne, la continuità-radicalità delle mobilitazioni-lotte, il grado di generalizzazione di queste sul territorio nazionale, le prospettive e la progettualità conseguente dei collettivi e dei gruppi di compagni/e che operano nell'ambito scolastico, i materiali prodotti, le inchieste fatte, ecc...)
Quest'ultimo punto è per noi
di estrema importanza avendo imparato per esperienza che nella
"nostra" città i possibili movimenti studenteschi
non solo non hanno avuto in passato un carattere anticipatore
rispetto ai movimenti di più ampio respiro, nazionali o
a carattere metropolitano, ma, spesso, sono rimasti fuori o sono
giunti in ritardo rispetto ad essi, finendo con l'essere recuperati
dentro logiche istituzionali che sapientemente utilizzano, fuorviandole,
parole come occupazione, autogestione, manifestazione.