PAFFAC, Marzo 1997
Non siamo
rifugiati delleconomia, alla ricerca di benessere nelle economie occidentali.
Siamo tutti rifugiati politici che fuggono dalla devastazione che le economie occidentali
hanno portato nei nostri paesi. E la vostra economia che fa la nostra politica
che ci fa profughi nelle vostre economie.
A. Sivanandan, Direttore - Istitute of Race Relations (IRR)
Il governo Britannico sta usando il nuovo approccio "fast-track"
(rintracciamento rapido) per i casi di richiesta di asilo, per attaccare i rifugiati
politicamente attivi. Coloro che sono stati forti oppositori di dittature a sostegno
occidentale in Africa e che si sono battuti contro le leggi sull'immigrazione e
sull'asilo rischiano la deportazione nei prossimi mesi in seguito alle accelerate
procedure delle autorità. Si riporta un resoconto dettagliato, dal titolo
"Difendiamo i diritti politici dei rifugiati".
Battiamoci ora per esporre
l'ipocrisia razzista del governo Britannico e fermare le deportazioni minacciate.
Alla luce della legge sull'immigrazione e l'asilo che sta per passare, il governo Britannico sta accelerando le procedure "fast-track" per individuare attivisti politici all'interno delle comunità di rifugiati. Sta cercando di suscitare la paura nei rifugiati che vivono in Gran Bretagna e sta sostenendo le brutali dittature militari che questi rifugiati hanno dovuto abbandonare. Sindacati, studenti, antirazzisti, comunità africane e organizzazioni di rifugiati devono sostenere una forte campagna per fermare tali minacce. La legge sull'asilo rappresenta un tentativo di rafforzare chi detiene ricchezza e potere e dividere chi è disagiato e sfruttato, in Gran Bretagna e all'estero. Dobbiamo certamente sfruttare le difficoltà legali incontrate dal governo con il disegno di legge (dichiarato dall'Alta Corte incompatibile con le leggi vigenti che non consentono alle autorità locali di lasciare i rifugiati in stato di indigenza), ma migliaia sono ancora minacciati dalla miseria e dalla deportazione, e solo una incisiva campagna di azione puo' sconfiggere questo attacco.
Ogni deportazione che fermiamo rafforza la lotta contro questa legge razzista e aiuta nel conflitto contro i regimi repressivi in Africa e altrove. La difesa di questi attivisti è la difesa di tutti i rifugiati, i profughi e gli immigrati che sono minacciati da questa legge. L'esperienza insegna che mobilitazioni generali e la militanza attiva possono fermare le deportazioni.
Le autorità dell'immigrazione hanno mostrato ancora una volta la loro insensibilità e ignoranza scegliendo la Giornata Internazionale per i Diritti Umani (10 dicembre) come data per l'udienza d'appello per l'asilo di due attivisti rifugiati: Affiong Southey, una rifugiata Nigeriana che ha lottato a lungo contro la legge sull'asilo, ha lavorato attivamente per la LARDECC, il centro rifugiati di Lambeth ed è un membro della Campagna di Solidarietà del Sindacato Internazionale (ITUSC); e Alexis Ehipah, ex segretario dei deputati dell'Ivorian Relief Action Group (IRAG) e attivista contro la legge sull'asilo.
Le autorità cercano rifugiati che si erano esposti nelle lotte di studenti e lavoratori per diritti democratici in Africa e che hanno proseguito l'attività in esilio. Molti dei casi di richiesta di asilo seguiti dallIRAG (al momento due a settimana), riguardano membri dell'Unione Studenti della Costa d'Avorio (FESCI), come Esther Lehou, che è stata arrestata due volte, picchiata e drogata per farle rivelare i nomi dei suoi compagni, o Alexis Ehipah, attivista all'università di Abidjan. L'appartenenza al FESCI è ora punibile con la prigione, e gli attivisti rischiano l'applicazione di una legge che punisce la violenza organizzata con una esecuzione pubblica, ma il governo Britannico considera la Costa d'Avorio un paese "amico". La richiesta di Esther verrà discussa all'inizio del prossimo anno.
L'dienza per la richiesta di Guali Firmin, un altro attivista del FESCI e ben conosciuto musicista antagonista nella Costa d'vorio è fissata per il 9 dicembre 1996, il giorno prima di Affiong e Alexis. Kwame Sampong, Ghanese, ha avuto la sua udienza il 23 ottobre 1996 ed è in attesa della risposta. Kwame è stato membro attivo della Campagna di Supporto alla Liberazione dell'Africa (ALISC) e si è impegnato per esporre l'appoggio Inglese al governo repressivo di Rawling in Ghana.
Tutti questi attivisti e molti altri rischiano la prigione, la tortura e la morte se ritornano ai loro paesi. Anche in altri paesi africani, la repressione militare appoggiata dall'occidente li minaccerebbe con la prigione, la tortura e la ulteriore deportazione, oppure li raggiungerebbe tramite i propri agenti. Non si sa più nulla di Abdoul Onibiyo, deportato in Nigeria all'inizio dell'anno nonostante avesse vissuto in Gran Bretagna per quasi trent'anni e fosse un oppositore del governo militare del generale Abacha.
Il caso di Affiong Southey dimostra come il governo Britannico usa l'approccio "fast-track" contro gli attivisti, sebbene sia stato costretto ufficialmente a cancellare la Nigeria dalla "lista bianca" dei cosiddetti "paesi sicuri" in seguito allo scandalo internazionale dell'uccisione di Ken Saro-Wiwa e altri otto Ogoni. La richiesta di asilo di Affiong è stata rifiutata nel luglio 96, ma il suo appello è stato "accelerato" al 10 dicembre, anzichè con il solito intervallo di circa un anno. Lo Home Office aveva accidentalmente incluso alla sua lettera anche l'avviso di appello di un altro richiedente la cui richiesta era stata rifiutata nello stesso periodo, ma il cui appello non sarebbe stato che dopo altri dodici mesi! Nel caso, allo Home office è stata concessa una posticipazione dell'appello di Affiong.
Affiong, che era stata un capo dell'Associazione Nazionale degli Studenti Nigeriani, era stata costretta a lasciare la Nigeria nel 91, quando era ricercata dall'esercito. Molti dei suoi compagni erano stati incarcerati perché attivisti nel movimento di lavoratori contro la Banca Mondiale, la cui politica aveva acuito la povertà dei cittadini Nigeriani. In Gran Bretagna Affiong ha combattuto per esporre i legami tra la Gran Bretagna e il regime di Abacha. È un membro fondatore dellEmbargo Popolare per la Democrazia in Nigeria e della Campagnia per il Sindacalismo Indipendente in Nigeria.
La Campagna di Asilo per i Combattenti per la Libertà Pan-Africana difende il diritto di tutti i rifugiati politici di restare in Gran Bretagna e organizzarsi politicamente in questo paese per la liberazione dellAfrica. L'appoggio di organizzazioni di lavoratori e studenti in Gran Bretagna è essenziale per fermare le deportazioni e le bugie razziste del governo Britannico, attore del sistema imperialista che sfrutta l'Africa e sostiene i suoi regimi corrotti e repressivi. Una campagna efficace obbligherà il governo Laburista a ritirare la legge sull'immigrazione e l'asilo.
Chiediamo sostegno attivo dai sindacati, organizzazioni di rifugiati, unioni di studenti e gruppi antirazzisti. Contattate il PAFFAC, mandate una donazione, mobilitate la vostra organizzazione e portate la discussione a livello nazionale, mandate sostenitori alle udienze d'appello e agite su questi casi.
Contattateci presso:
PAFFAC c/o ARMMOP
365 Brixton Road
London, SW9 7DB
tel. (0)171 9249033 (0)956 132143
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Appoggiato da:
African Liberation Support Campaign, African Refugees and Migrants Monitoring Project, Banner Theatre, Black Quest for Justice Campaign, Brixton Community Law Centre, Camden UNISON, Chimyrenga, Friends of Move, Ghanakwambo Migrants and Community Action Group, ITUSC, IRAG, Kingsway College Students' Union, Law Centres Federation, Movement for Justice, Pan-African Grassroots Education Network, People's Embargo for Democracy in Nigeria, People's Empowerment Network of Lambeth, Save Immigrants and Asylum Seekers, Worker's International.
National Coalition of Anti-Deportation Campaigns
22 Berners st.,
B19 2DR Birmingham,
England
tel: (0)121 5546947
fax: (0)121 5071567
E-mail: johno@ncadc.demon.co.uk
http://www.poptel.org.uk/ein/ncadc/
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